"Intendo ringraziare la Fondazione Carit: anche quest'anno ci ha dato un grosso contributo per investimenti in apparecchiature medicali"
Per l’anno 2023 La Fondazione Carit ha stanziato 2.351.600,00 euro in favore dell’ospedale “Santa Maria” di Terni.
Si tratta, nello specifico, di fondi destinati all’acquisto di attrezzature mediche che consentiranno un notevole innalzamento delle prestazioni erogate. I settori interessati sono: cardio-toraco-vascolare; chirurgia e specialità chirurgiche; diagnostica per immagini; emergenza-urgenza; materno infantile; medicina e specialità mediche; neuroscienze; oncologia; testa-collo.
Le donazioni più significative
Venerdì 8 marzo, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Terni, Andrea Casciari, e il presidente della Fondazione Carit, Luigi Carlini, sono state illustrate le donazioni più significative:
- 64.000,00 euro per una colonna per endoscopia in ambulatorio;
- 156.000,00 euro per un echo laser per trattamenti mini-invasvi;
- 122.400,00 euro per il potenziamento delle apparecchiature per la risonanza magnetica;
- 10.000,00 euro per una barella finalizzata al trasporto di grandi obesi;
- 876.720,00 euro per una tac intraoperatoria neurochirurgica;
- 7.600,00 euro per un campimetro computerizzato;
- 56.000,00 euro per un Oct segmento anteriore.
Carlini: “La Fondazione ha a cuore Terni e l’Azienda Ospedaliera”
“E’ sotto gli occhi di tutti che la Fondazione Carit ha a cuore la città di Terni e l’Azienda Ospedaliera di alta specializzazione”, ha dichiarato il presidente Carlini. Il Covid ha messo in evidenza le criticità del servizio sanitario pubblico; l’Azienda Ospedaliera di Terni ha avuto, in Umbria, le spalle più larghe: è necessario, dunque, sviluppare i punti di forza”.
Il commento del direttore Casciari
“Intendo ringraziare la Fondazione Carit: anche quest’anno ci ha dato un grosso contributo per investimenti in apparecchiature medicali”, ha aggiunto il direttore, Andrea Casciari. “Acquisteremo attrezzature che sostituiranno le precedenti e strumenti innovativi. La tac intraoperatoria neurochirurgica, ad esempio, renderà il polo ternano uno dei più avanzati d’Italia da un punto di vista tecnologico”.