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Terni, la città eco virtuosa è possibile. Il piano strategico del sindaco Di Girolamo

Redazione

Terni, la città eco virtuosa è possibile. Il piano strategico del sindaco Di Girolamo

Gio, 15/03/2012 - 09:33

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Leopoldo Di Girolamo

I fronti delle politiche ambientali
L’attuazione di un modello di crescita sostenibile e inclusiva finalizzato a garantire ai cittadini il diritto alla qualità ambientale, è uno dei cardini della visione proposta nel processo di pianificazione strategica della città. La sfida non è semplice. Si tratta di affrontare in maniera integrata gli squilibri vissuti oggi dalla nostra realtà urbana e dall’intera area ternana, da quelli urbanistici a quelli sociali, economici, politici, ambientali e delle risorse naturali. Per farlo è necessario impiegare i principi della sostenibilità nelle diverse politiche e nei settori della comunità, fondando l’azione sulla condivisione e la cooperazione fra tutti gli attori interessati e favorendo l’accesso alle informazioni e la partecipazione ai processi decisionali. Su quest’ultimo fronte il bilancio ambientale è uno strumento, di natura volontaria, la cui elaborazione, in collaborazione con diversi stakeholder, permetterebbe la misurazione, valutazione e rendicontazione delle politiche ambientali a supporto dei processi decisionali. Si tratta di uno strumento che spiega le scelte effettuate in campo ambientale e contribuisce a definire le azioni da intraprendere per promuovere un livello sempre più elevato di qualità della vita urbana, il tutto in una logica di trasparenza e partecipazione.
Terni città eco virtuosa, si dovrà quindi agire su più fronti: attuazione delle strategie di riduzione dell’inquinamento ambientale (atmosferico, acustico, elettromagnetico, idrico e del suolo); attuazione di strategie per l’uso razionale dell’energia e lo sviluppo delle energie alternative; rinnovamento della sostenibilità nei rapporti tra la città e le sue industrie, le sue acque, il suo ambiente; sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile; attuazione di un sistema continuo di educazione allo sviluppo sostenibile; connettere qualità urbana e sicurezza.

Le trasformazioni industriali
Anche le trasformazioni della città e del territorio devono contribuire al miglioramento della qualità dell’ambiente urbano. Le trasformazioni interne ai due poli industriali, quello siderurgico e quello chimico, dovranno essere precedute da un piano-programma con prevalenti contenuti ambientali, volto a limitare gli impatti e a favorire le potenzialità dei servizi offerti alle aree produttive nel polo chimico. Nell’attività di pianificazione verranno necessariamente esaminati, in un’ottica fortemente innovativa, anche gli aspetti del fabbisogno energetico in essere nell’uso del fotovoltaico e del solare termico, con la volontà di promuovere e incentivare attraverso il nuovo Regolamento edilizio comunale la realizzazione dell’edilizia ecologica. L’attuazione del nuovo Prg rappresenta anche lo strumento per sperimentare forme innovative di intervento per un’offerta di abitazioni adeguata ai vari tipi di domanda e qualificata dal punto di vista ecologico, sulla scia delle sperimentazioni con i contratti di quartiere a Borgo Bovio e San Valentino. Un concorso nazionale di architettura per la realizzazione di un intervento urbano esemplare può essere l’occasione per rilanciare il tema della qualità, che a Terni vanta una tradizione importante, ma che rischia costantemente di soccombere alle logiche meramente quantitative spesso prevalenti nell’edilizia privata.

Il fotovoltaico
La qualità dell’aria e le emissioni in atmosfera rappresentano una sfida anche nell’approccio alla gestione delle utenze pubbliche, la cui ottimizzazione degli impianti di produzione calore ed energia frigorifera viene perseguita mediante la terziarizzazione della gestione e della manutenzione delle centrali termiche insieme ad un programma generalizzato di metanizzazione. Un’ulteriore fase di sviluppo di impianti ad alto rendimento è in corso mediante diverse azioni: l’adesione a programmi di risparmio energetico collegati alla installazione di centrali di co-generazione e teleriscaldamento (Borgo Bovio AST ThyssenKrupp, C.so del Popolo PUC 2); la valorizzazione delle fonti di energia rinnovabile, come il fotovoltaico e le biomasse (quest’ultima in fase di studio e dimensionamento). Per il fotovoltaico, oltre a esperienze-pilota in fase di attuazione (Palatennistavolo, edificio Polis Cospea, Pala Di Vittorio), è in fase di ultimazione il censimento delle aree che offrono adeguate potenzialità di produzione fotovoltaico; il coinvolgimento di imprese e di privati, interessati dal programma di generale installazione di mini-impianti fotovoltaico, così come recepito nel nuovo regolamento edilizio; l’ottimizzazione delle utenze di pubblica illuminazione, con programmi di sostituzione di tutte le lampade obsolete a bassa efficienza con corpi illuminanti moderni ad alta efficienza; la ricognizione con Provincia e Regione di tutte le concessioni idroelettriche per la messa a punto del processo di riscossione dei relativi sovracanoni, oggi indispensabili per la corretta gestione degli aggregati finanziari del bilancio comunale.

La mobilità non solo privata
La qualità dell’ambiente è strettamente connessa anche alla diffusione di sistemi di trasporto alternativi attraverso l’ampliamento dell’offerta di piste ciclabili, ad oggi estese per circa 16 km, con ulteriori 25 km di percorsi per i quali è già stato redatto un progetto preliminare e verificata la fattibilità tecnica e con altri 20 km previsti e potenzialmente realizzabili, e di strumenti come il bike sharing, nonché allo sviluppo del trasporto pubblico che deve saper valorizzare e sviluppare il completamento della trasformazione della Centrale Umbra come rete urbana, verificando la convertibilità all’uso urbano della Terni-Sulmona e sperimentando forme a scarso impatto come i filobus. La gestione ambientale del traffico, sia nel centro cittadino che nelle periferie, deve raccordarsi al completamento di una trama di fruizione delle parti di città, nella quale lo sviluppo dei parchi e delle aree verdi deve essere raccordato con la rete dei percorsi pedonali e ciclabili e con i corsi d’acqua. In questa logica si pone sia l’intervento sull’area della Stazione che tra gli obiettivi ha anche di produrre effetti positivi sul traffico nella zona attraverso il collegamento tra i parcheggi e un percorso pedonale sopraelevato sia la metropolitana di superficie Terni – Cesi.

Le due ruote
Le azioni per la qualità urbana si legano anche al tema dei sistemi alternativi di mobilità che dovranno integrare il sistema di trasporto pubblico garantendo allo stesso tempo la libertà di movimento consentita dal veicolo privato. Occorre migliorare ed estendere le infrastrutture e i servizi per la mobilità ciclo-pedonale, creando efficienti opportunità di integrazione con le altre modalità di trasporto, eliminando barriere architettoniche e punti critici per la sicurezza di pedoni e ciclisti, e organizzando modelli di cooperazione per incentivare forme di mobilità sistematica (scuola e lavoro). In secondo luogo è necessario promuovere e supportare operativamente lo sviluppo del car pooling per gli spostamenti casa-lavoro, nell’ambito della strategia di mobility management d’area. Allo stesso tempo va reso operativo un servizio di car sharing mirato, efficiente, attrattivo, in sinergia con altre forme di uso collettivo di mezzi di trasporto individuali (scooter sharing, bike sharing). In terzo luogo occorre attivare forme di logistica distributiva delle merci sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico, realizzando contestualmente interventi normativi e infrastrutturali secondo un processo per fasi. Questi obiettivi vanno perseguiti garantendo il diritto alla mobilità e all’accessibilità della città agli utenti deboli o svantaggiati della strada, nel rispetto del principio di equità sociale, azione specifica prevista anche dal programma Agenda 22.
Un fattore fondamentale che incide sulla qualità urbana è quello della raccolta differenziata, che a Terni ha trovato ampio spazio come sottolinea anche la vittoria alle recenti Cartoniadi, concorso regionale che ha premiato Terni come Comune più virtuoso nella raccolta e riciclo di carta e cartone. Grazie al premio peraltro sarà possibile alimentare le buone prassi della città, anche attraverso la riqualificazione di un’area di verde pubblico e l’installazione di arredi in materiale riciclato, oltre a potenziare l’informazione in materia di raccolta differenziata.

La sicurezza urbana
La sicurezza urbana, risultato della combinazione di una pluralità di fattori, è un aspetto centrale della qualità urbana. Creare un’adeguata densità urbana, garantire un mix nella composizione sociale degli addensamenti, evitare barriere fisiche e spazi residuali, garantire accessibilità ed evitare enclave, creare vitalità e quindi controllo spontaneo, sono tutti strumenti a garanzia di maggiori livelli di sicurezza. Si tratta di azioni delle quali la città ha bisogno per operare sia sul fronte della prevenzione sociale, pianificando in modo condiviso lo sviluppo urbano, sia su quello della prevenzione situazionale, attraverso interventi specifici e mirati. Al centro dell’attenzione deve dunque essere posta la prevenzione territoriale, come cura degli spazi urbani e rispetto delle regole del vivere quotidiano. I fenomeni che producono disordine urbano sono infatti riconducibili a fattori di degrado ambientale e sociale. Le strategie d’intervento per il loro contrasto riguardano dunque una puntuale mappatura del patrimonio edilizio esistente, la manutenzione degli spazi e degli edifici a rischio di degrado, nonché il controllo quotidiano e costante del rispetto delle regole di convivenza civile. La sicurezza urbana non è una politica che si aggiunge alle altre in materia di sicurezza quanto piuttosto l’esito di un processo di integrazione tra politiche, da quelle urbanistiche a quelle sociali, tra soggetti pubblici e privati, tra strumenti preventivi e repressivi. Dall’urbanista all’operatore di polizia, l’idea di città è plurale e richiede un dialogo tra scienze e saperi talvolta lontani, come anche tra tutti gli attori, dai residenti ai diversi utilizzatori, con i loro interessi e conflitti (Forum europeo della Sicurezza urbana, Manifesto di Saragozza, 2006). E’ proprio nella volontà di operare concretamente secondo questa logica che il Comune intende elaborare e stringere con la città il Patto per una città più bella e sicura, un piano territoriale sulle politiche del decoro urbano e ambientale, puntando anche sull’integrazione con le politiche della sicurezza urbana, l’igiene urbana e la sanità pubblica. Con il Patto si intende proporre un approccio attivo, partecipato, condiviso con i cittadini a partire dall’esplicitazione dei loro bisogni di sicurezza.

Lo sport
Altro aspetto rilevante è quello legato agli interventi infrastrutturali per la diffusione della pratica sportiva, nella volontà di creare un’area dedicata e riconosciuta come a forte connotazione sportiva. In questo caso è necessario muovere da un’analisi preliminare dell’intero “sistema sportivo cittadino”, in modo da potenziare l’azione combinata tra pubblico e privato, come avvenuto con il complesso della piscina comunale di viale dello Stadio per la cui ricostruzione lo scorso 1 marzo è stato firmato il contratto tra Comune e la società “Le piscine dello Stadio” che dovrà ora predisporne il progetto definitivo da sottoporre all’approvazione del Comune e quindi dare il via ai lavori che avranno una durata massima di 395 giorni.
Il nuovo complesso sarà destinato prioritariamente ad attività sportive, agonistiche e non, dando ampio rilievo alla riqualificazione dello spazio verde esistente, dove oltre alla piscina scoperta si realizzerà un campo polifunzionale per il gioco all’aperto e i relativi spogliatoi. Anche il parcheggio esistente sarà completamente riorganizzato e si prevede l’aumento di nuovi posti auto nella zona verde sottostante il cavalcavia di viale Borzacchini. Altro intervento cruciale è quello che riguarda la realizzazione di un nuovo Palazzetto dello Sport, polivalente e multifunzionale, previsto dal Piano triennale delle OO.PP. 2011-2013.
A questo proposito, per la realizzazione, l’Amministrazione Comunale in uno studio di fattibilità, propone l’impiego di un Partenariato Pubblico Privato, più precisamente dello strumento della Concessione di Lavori Pubblici, e quindi il contributo tecnico, economico, finanziario e gestionale del settore privato.

Strutture flessibili
La struttura che si vuole realizzare, oltre a svolgere la funzione primaria e prevalente di contenitore per attività sportive al coperto, nel suo concept progettuale trova la capacità e la flessibilità di aprirsi ad una mission polifunzionale, un mix efficace di sport, tempo libero e benessere, business e cultura e quindi alla possibilità di ospitare eventi, concerti, fiere.
La realizzazione del Palasport interessa la riqualificazione e lo sviluppo di un’importante area di pregio a ridosso dello Stadio Comunale e in prossimità del fiume Nera, attualmente occupata da attività che dovranno essere delocalizzate.
Lo studio di fattibilità prevede un organismo edilizio comprensivo di un campo principale che, per dimensioni, consenta di essere utilizzato per molte attività sportive al chiuso (pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, pallamano, pattinaggio, ginnastica, calcio a 8).
Inoltre è previsto un ulteriore campo che potrà essere utilizzato per attività di allenamento e di riscaldamento. Tale accorgimento consentirà di utilizzare la struttura in maniera più libera, vincolando il campo principale per le partite ufficiali, con evidenti risparmi sui costi di gestione in quanto, con opportuni accorgimenti impiantistici, si può pensare di climatizzare e illuminare il solo campo di allenamento.

Industria sportiva
La soluzione adottata prevede un’utilizzazione polifunzionale della struttura con la predisposizione di tribune movibili in maniera di avere diverse capienza in funzione dell’utilizzo: incontri sportivi capienza minima 2400 posti; incontri sportivi capienza massima 3600 posti; spettacoli/eventi capienza massima 4100 posti; manifestazioni fieristiche 2450 mq. di superficie coperta.
Un’idea progettuale incentrata sul tema sport è anche quella relativa all’area dell’ex Snia a Collestatte piano, dove è localizzato un ampio edificio industriale dismesso con una vasta area esterna, del quale è prevista la ristrutturazione-riqualificazione nel Prg. Nell’area potrebbe concretizzarsi un progetto industriale basato su un modello di business tematico legato al leisure che integra sport, wellness, commercio, cultura, tecnologia, potenziale volano al rilancio del territorio anche sfruttando le sinergie con la Cascata delle Marmone che si trova a soli 300 metri di distanza.
Importante sarà anche favorire la realizzazione, in aree urbanizzate e parchi cittadini, di punti sport o playground dedicati all’attività motoria e sportiva libera e all’aperto, funzionali per attività di base, ludiche e didattiche.


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