Il Comune di Terni cerca di far fronte alla carenza di organico. “L’obiettivo della nostra amministrazione è far sì che la macchina comunale venga messa nelle condizioni migliori per produrre i servizi che più interessano i cittadini, le aziende, i commercianti” dichiara l’assessore alle risorse umane del Comune di Terni, Sonia Bertocco impegnata in queste settimane, insieme alle strutture comunali, a mettere a punto “una complessa serie di azioni volte a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi comunali”.
“Purtroppo – spiega – ci troviamo in un contesto difficile, per certi versi straordinario, considerato che da anni non si è provveduto al reintegro del personale e ci sono aree in grande sofferenza e sottodimensionate nell’organico, specie quelle che forniscono servizi fondamentali per i cittadini. In questi casi il nostro compito è creare le condizioni affinché si riducano i tempi di attesa per i cittadini e far sì che i dipendenti comunali siano messi nelle migliori condizioni per lavorare in maniera razionale, serena e professionale”.
Ma qualcosa finalmente si muove, grazie da una parte all’ok a nuove assunzioni appena arrivato dal ministero dell’Interno, dall’altra all’arrivo di ufficiali e sottufficiali dell’Esercito vicini alla pensione che potranno essere impiegati negli uffici comunali.
Intanto il Comune, spiega l’assessore, ha puntato ad una razionalizzazione dei part-time e degli incarichi esterni dei dipendenti comunali. “E’ bene però precisare che queste situazioni di part-time e incarichi esterni riguardano una quota esigua di dipendenti, complessivamente il 3,5%. In particolare per quel che concerne il part time, attualmente ci sono solo 36 dipendenti che utilizzano quest’istituto. Di questi però 15 risultano in part time già all’assunzione e quindi la loro posizione non è in discussione; altri 9 dipendenti hanno il part time in scadenza e ne restano dunque solo 12 da valutare”.
Ma una boccata d’ossigeno, appunto, arriverà intanto a breve. “Grazie alla nuova normativa che consente di utilizzare personale ausiliario dell’Esercito, a seguito della domanda del Comune di Terni, – annuncia Bertocco – il Ministero della Difesa ha comunicato la disponibilità di 13 ufficiali e sottufficiali in attesa della pensione che potranno essere utilizzati per compiti tecnico-amministrativi. Già dalle prossime settimane la direzione risorse umane avvierà i contatti e i colloqui”.
Ed ora è arrivata anche una prima buona notizia dal Viminale. Il ministero degli Interni ha infatti comunicato il via libera al piano del fabbisogno di personale del Comune di Terni. “In sostanza – spiega l’assessore Bertocco – il Ministero ha accolto favorevolmente le richieste del Comune di Terni per 60 assunzioni complessive dal 2018 al 2020 che potranno comunque avviarsi solo quando sarà completato l’iter del bilancio stabilmente riequilibrato. Il Comune intanto, grazie al via libera del Ministero, potrà invece dar luogo fin da subito alle assunzioni a tempo determinato che riguardano 5 istruttori didattici, un istruttore educativo, un insegnante di religione e la copertura di 2500 ore di supplenze”.
“Si tratta sicuramente di una buona notizia che ci conforta nel lavoro che stiamo portando avanti per rendere più efficiente la macchina amministrativa comunale e per fornire servizi migliori ai cittadini. Spero anche – continua l’assessore Bertocco – che serva a rasserenare i rapporti con tutte le sigle sindacali con le quali siamo sempre disponibili al dialogo e in questo senso ci tengo a precisare, rispetto alle dichiarazioni della Uil, che non c’è alcun problema con il regolamento rispetto all’assunzione di incarichi sindacali a livello regionale. Infatti il nostro regolamento comunale stabilisce (art. 6 comma 3) come “Nelle fattispecie di cui ai commi 1 e 2 (ovvero gli incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti in aspettativa non retribuita) il dipendente deve darne comunicazione alla direzione Personale – Organizzazione, almeno 15 giorni prima dell’inizio dell’incarico/attività, salvi però casi eccezionali debitamente motivati. Come nel caso sollevato dalla Uil, che è da considerare in questa fattispecie e dunque il problema non sussiste”.