Quello che doveva essere un consiglio comunale straordinario infuocato, stando almeno ai propositi bellicosi annunciati dalle opposizioni, si è rivelata invece una seduta di ‘ordinaria amministrazione’. Qualche accenno di bagarre, ma, sostanzialmente, si è ufficializzato quello che già si sapeva.
Apertura col saluto al nuovo presidente del gruppo Pd Francesco Filipponi, e poi le risposte del sindaco Leopoldo Di Girolamo ‘sull’udienza-non udienza’ dello scorso 22 novembre delle Sezioni Riunite a Roma, sul quale c’è stato uno scontro ‘acceso’ tra primo cittadino e il consigliere Enrico Melasecche.
I giudici delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti della Capitale hanno infatti rinviato l’udienza al 24 gennaio 2018 perché l’avvocato incaricato dal Comune per la difesa è stato impedito nel recarsi a Roma da malattia. In pochi minuti, dunque, si è aggiornato il calendario e fine dei giochi. Anche su questo punto, Melasecche ha avanzato qualche dubbio sulle circostanze nelle quali l’avvocato abbia presentato regolare certificato medico.
La mancata pronuncia era proprio quello che sperava la giunta che ora avrà a disposizione il tempo necessario per produrre una nuova documentazione da integrare a quella già formalizzata, con la richiesta per il fondo di rotazione che quasi certamente verrà inserito come ulteriore garanzia della ‘manovra-bis’.
“Qualunque eventuale altro atto che l’amministrazione comunale intendesse prendere rispetto al piano di riequilibrio – ha sottolineato Di Girolamo – sarà posto all’attenzione del consiglio comunale, così come richiedono la legge e la politica”.
Nell’eventualità che vengano redatti ulteriori provvedimenti, dovranno passare per il consiglio, per il Ministero Dell’Interno e, di nuovo, per la Corte dei Conti. È facile immaginare che il tempo necessario per l’iter burocratico sarà ampiamente sufficiente per portare a fine percorso il mandato della giunta.
Il sindaco ha anche fatto notare che la questione dei piani di riequilibrio finanziario degli enti locali “è all’attenzione del governo e del parlamento fin dal 2012 perché si evidenziano diverse criticità nelle procedure e nell’integrazione con le norme della contabilità della finanza locale. Non per niente in tutte le leggi finanziarie che si sono succedute sono state adottate norme che hanno cambiato le regole. Anche ora sono all’attenzione ulteriori correttivi e il Governo si è detto attento e disponibile a esaminare a valutare le proposte dell’Anci e presentarle nel maxiemendamento”.
Enrico Melasecche (ILT) non ha preso affatto brene della risposta, chiedendo l’accesso ai documenti predisposti dagli avvocati del Comune “pagati con i soldi dei cittadini” per chiedere un eventuale rinvio. La richiesta è stata negata perché, come sottolineato dallo stesso sindaco: “L’Ente non c’è in Tribunale, ma ha firmato una procura all’avvocato che ne cura gli interessi”.
Il consiglio, dopo la discussione sulla vicenda legata al ricorso del Comune, è poi proseguito sui temi della crisi economica della città e del profondo rosso delle casse del Comune, con gli attacchi delle opposizioni al sindaco. Particolarmente veementi quelli di Thomas De Luca (M5S), Marco Cecconi (FdI-An) ed Enrico Melasecche (ILT). A discussione inoltrata, verso le 20.30, è poi mancato il numero legale e l’assemblea è stata sospesa.