'Giallo' su video con risposta dell'assessore Salvati all'interrogazione del M5S. Studio non effettuato per violazione privacy
Giallo sulla risposta dell’assessore Salvati al question time in merito all’interrogazione del M5S su ricoveri, patologie e mortalità correlati all’esposizione ambientale nella conca ternana e sul mancato espletamento degli studi eziologici indicati nello Studio Sentieri. Latto fa riferimento ai 97.600 euro stanziati dal Ministero per lo svolgimento dello Studio Neo-Conca concluso a dicembre 2021 e quali fossero i risultati dello studio eziologico.
Tumori a Terni, M5S “Che fine hanno fatto i soldi per gli studi oncologici?”
Il ‘giallo’ del video
Secondo quanto si legge in una nota del gruppo consiliare di Teerni del M5S: “Abbiamo dovuto insistere più del dovuto per far recuperare la registrazione video del question time del 6 ottobre scorso. La risposta dell’assessora all’Ambiente e vicesindaca, Benedetta Salvati, è stata che gli studi non sono stati effettuati, nonostante i fondi ricevuti, per motivi di privacy. Peccato che di tutto questo nei video pubblicati online non ci sia traccia. La seduta del question time, dopo i nostri ripetuti richiami, è stata pubblicata in due parti distinte. La prima parte termina con l’interrogazione presentata dal consigliere Federico Pasculli. La seconda parte, misteriosamente, riprende dopo la sospensione dei lavori ma senza la risposta all’interrogazione”.
Approfondimenti non svolti per motivi di privacy
“Mancano le motivazioni per cui abbiamo chiesto formalmente di ricevere documentazione scritta. O siamo proprio sfortunati o siamo davanti a una svista clamorosa. Oppure qualcuno deve nascondere qualcosa. Secondo quanto dichiarato senza alcun timore dalla Salvati, gli approfondimenti richiesti dallo studio Sentieri non sono stati svolti per motivi di privacy. Studi – seguita la nota – per i quali è disponibile da 4 anni la cifra ridicola di 100 mila euro già stanziata dal Ministero che non è mai stata spesa. L’assessora che ha preso questa decisione deve assumersene le responsabilità e dimettersi, ma prima dovrebbe avere il coraggio di dare spiegazioni pubblicamente”.
Alle Fonderie di Terni rischio di cancro al cervello più alto
“Lo deve a quei lavoratori delle Fonderie di Terni per i quali è stato dimostrato un rischio significativamente più alto di cancro al cervello – denunciano i pentastellati – Ai lavoratori degli impianti siderurgici sui quali è stato verificato un eccesso di mortalità per tumore alla mammella. Oppure ai genitori dei bambini malati oncologici, visto che gli stessi studi hanno riscontrato un eccesso di mortalità per tumore maligno al sistema nervoso centrale in età infantile e pediatrica. Per tutte queste persone e per i loro familiari, chi ha deciso che gli studi eziologici già finanziati dal Ministero non dovessero essere effettuati per motivi di privacy, deve avere il coraggio di dirlo pubblicamente”.