“Amministrare o non amministrare (con intelligenza), questa è la differenza fra chi fa solo povera politica di partito e chi invece determina scelte vitali per l'interesse generale della Città. La differenza non è banale e le conseguenze si vedono.
Quando facemmo ripartire il Tulipano, dallo scheletro spettrale che era stato per oltre un quarto di secolo a centro commerciale pulsante dei primi anni di questo decennio, una delle manifestazioni di intenti dell'Amministrazione Ciaurro fu proprio quella di acquisire, a condizioni di assoluto interesse, la terza torre piccola di quel complesso per adibirla a sede definitiva del Corpo dei Vigili Urbani. Si sarebbe acquistata anche una parte consistente del parcheggio interrato per tutti i mezzi in dotazione. Due risultati positivi: il rilancio di quell'immagine di degrado e di impotenza oltre alla conclusione di un grosso affare per il Comune.
La storia è andata diversamente: la Giunta Raffaelli ha deciso il cambio di destinazione d'uso della torre grande solo dopo il fallimento dell'impresa che si era fatta carico della complessa ristrutturazione, con le conseguenze di perdere molte decine di posti di lavoro e mantenere per dieci anni una terribile agonia di quella struttura. Un tempismo da primi della classe!
Aspetto non secondario della vicenda era quello che riguardava la definitiva sistemazione della Polizia Municipale.
Ebbene da calcoli fatti, il regime dei tassi particolarmente bassi di questi anni, avrebbe consentito di stipulare un mutuo adeguato per l'acquisto definitivo di quella struttura, decentrando i Vigili al Tulipano, dando loro spazi adeguati ed in regola con le normative di settore. Soprattutto avrebbe evitato di gettare al vento milioni di euro per canoni di locazione per mantenere la sede attuale, fatiscente e inadeguata sotto tutti i punti di vista.
A quanto pare la logica di questa amministrazione non è stata quella di incrementare il patrimonio pubblico ereditato ma quello di svenderlo, Mercato Coperto e Scuola Elementare di Piediluco sono esempi lampanti.
Con € 20.000 al mese, dopo dieci anni, oggi il Comune ha gettato al vento circa € 2.400.000, una somma enorme che, viceversa, con una politica patrimoniale accorta avrebbe potuto rimanere nella disponibilità di tutti.
Non credo sia necessario aggiungere nulla alla crudezza delle cifre.”