Dopo la conferenza stampa di questa mattina di alcuni consiglieri di opposizione sui debiti fuori bilancio del Comune di Terni, è arrivata la risposta del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo e dell’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi, l’uomo indicato come maggior responsabile della situazione di dissesto finanziario dell’ente dai consiglieri contestatori che ne hanno chiesto le dimissioni.
“La plateale richiesta di atti di ieri messa in atto da una parte dell’opposizione, ha partorito un topolino:
la diffusione oggi di una bozza di delibera incompleta che, nei suoi contenuti, era già ampiamente nota, che era stata oggetto in primavera di articoli di stampa. La realtà è che si sta utilizzando di tutto per bloccare il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, l’approvazione della procedura di riequilibrio finanziario, perché si vuole giocare alla sfascio, si vuole impedire di mettere in sicurezza i conti dell’Ente, per dare un futuro al Comune e alla Città”, dichiarano il sindaco Leopoldo Di Girolamo e l’assessore al Bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi.
“L’Amministrazione Comunale – proseguono sindaco e assessore – è fermamente convinta di operare nel pieno della legalità e delle precise procedure che regolano il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e il riequilibrio finanziario. Quella di marzo è solo ed esclusivamente un atto istruttorio, una bozza di delibera che, come si evince facilmente dalla sua lettura, è incompleta di parti essenziali e di elementi fondamentali. L’Amministrazione Comunale ha chiesto al dirigente dei Servizi Scolastici, così come a tutti gli altri, un lavoro approfondito di ricognizioni di tutti i debiti fuori bilancio inerenti ai rispettivi settori. Un check up certosino che, per le mense scolastiche, è stato ultimato, come è possibile evincere dal carteggio intercorso e dai numeri di protocollo che non vanno utilizzati solo per forzare il dibattito politico, alla fine del mese di settembre 2016. Una ricognizione, quindi, che non poteva essere recepita nel bilancio di previsione approvato a luglio 2016, uno strumento contabile pienamente legittimo.
E’ chiaro dunque che c’è chi in queste ore sta facendo di tutto, anche attraverso richieste di atti e presidi in vari uffici, per paralizzare l’attività dell’Ente. Un modo di procedere che è totalmente diverso da quello di questa Amministrazione Comunale che invece delle assunzioni di responsabilità e della massima trasparenza degli atti che assume, nel rigoroso rispetto dei regolamenti, ne fa una bandiera. Siamo stati chiamati a governare il comune e la città di Terni, e questo faremo, assumendoci l’onere di governo, ad iniziare dalla partita dei debiti fuori bilancio che, come dice il Testo unico degli enti locali, all’art.194 vengono riconosciuti, non per i desiderata di alcuni consiglieri di minoranza, ma in base alla sussistenza di precisi presupposti, ad iniziare dall’acquisizione di bene e servizi in casi di dimostrata utilità ed arricchimento per l’Ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza”.