Ancora una grande soddisfazione per la Ternana Calcio. Dopo la panchina d’oro per Mimmo Toscano, ecco assegnato il “Cronometro d’Oro” al preparatore atletico della società rossoverde, Pietro La Porta, per il lavoro svolto nella passata stagione che ha contribuito alla promozione delle Fere in B.

L’evento si è svolto questa mattina nella suggestiva cornice del “Museo del Calcio” all’interno del centro tecnico federale di Coverciano, dove il “Prof” era presente assieme a numerosi colleghi della passata stagione di Lega Pro e delle leghe supeiori.

“Per la verità – attacca Pietro – stavo discutendo di lavoro con il collega e amico dell’Avellino, quando ho sentito il mio nome. Ero incredulo, per qualche secondo non sapevo come reagire… poi mi è stato chiesto di dire due parole e non ti nascondo di essermi emozionato…”. Ancora incedulo continua il Prof: “Non me l'aspettavo. Ecco perché lo stupore e la soddisfazione si sono mischiate, facendomi emozionare. Lasciami ringraziare la Ternana, in tutte le sue componenti: Dal Patron, al Presidente, passando per il Direttore, lo staff , la squadra.. tutti, ma proprio tutti fino ai magazzinieri che fanno un lavoro prezioso”.

Alla domanda su cosa lo renda maggiormente orgoglioso di questo riconoscimento risponde così: “Il fatto che io sia stato scelto dai miei colleghi preparatori atletici. Ecco, questo significa che il mio lavoro è stato apprezzato. Essere stato scelto tra tutti i professionisti della Prima e della Seconda Divisione (parliamo di 5 gironi, n.d.i.) mi inorgoglisce all’ennesima potenza”.

La Porta non è certo il tipo che si monta la testa, ma è consapevole del fatto che questo aumenta le sue quotazioni

“Probabilmente questo mi farà avere un po’ di occhi addosso, ma credo che se si lavora in modo serio ed impegnandosi al massimo di giorno in giorno si deve essere tranquilli. Del resto a Terni tutti noi abbiamo i migliori mezzi a disposizione per lavorare con profitto”.

Per la cronaca, in serie A il premio è stato assegnato al prof. Paolo Bertelli della Juventus ed in B a Giorgio Panzarasa del Varese.