A San Filippo si sperimentano le aule 3.0. La scuola di Città di Castello è stata sede, nei giorni scorsi, della riunione del comitato scientifico di Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione, Ricerca Educativa), che sta curando alcune soluzioni per migliorare gli spazi da un lato e l’acustica dall’altro. San Filippo ha perseguito gli obiettivi dell’innovazione digitale con il progetto Digitscuola@2.0 e dei maggiori programmi europei, come Erasmus e e-Twinning, pur avendo sede in un convento del 1700.
“Abbiamo usato questo punto debole, come sfida educativa – spiega il dirigente del Primo Circolo Massimo Belardinelli – introducendo soluzioni per far convivere tecnologia futuribile e problemi di insonorizzazione delle aule, con speciali pannelli di compensato in grado di assorbire il rumore, palline da tennis sulle gambe delle sedie, tende sul soffitto e altri espedienti con pregio artistico”.
Vogliamo che i bambini vadano veloci su internet ma continuino a sedersi sui banchi della prima scuola pubblica di Città di Castello, nata insieme all’Italia nel 1861
“Da qualche anno stiamo innovando gli spazi e le architetture scolastiche anche alla luce della lezione di Maria Montessori – ha aggiunto Belardinelli -: lo abbiamo fatto sul nuovo, ad esempio nella primaria di San Pio ed ora stiamo estendendo le esperienze di successo a Promano e Cornetto, attraverso una concezione nuova degli ambienti di apprendimento”.
Alla riunione del comitato scientifico erano presenti Beate Weyland e Kuno Prey dell’università di Bolzano, Floriana Falcinelli dell’Università di Perugia, Samuele Borri e Giuseppe Moscato di Indire, Carlo Chiarelli, dirigente scolastico in pensione, gli insegnanti del circolo e il dirigente della Alighieri-Pascoli Filippo Pettinari.
Kuno Prey, esperto anche di design, ha effettuato un sopralluogo finalizzato ad ottimizzare il cromatismo delle pareti. Per l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi “la qualità e la sicurezza dell’edilizia scolastica sono state una priorità dell’Amministrazione comunale che, grazie anche a fondi regionali, ha adeguato sismicamente e ripensato 8 scuole. Il lavoro non è terminato: abbiamo presentato 23 progetti, su cui a breve attendiamo un pronunciamento. In ogni frangente l’intervento di messa a norma è stato guidato dalla modernizzazione degli ambienti in linea con la ricerca che San Filippo e altre direzioni didattiche stanno portando avanti”.