Novità per le tariffe dei telefoni cellulari dall'1 luglio 2012: le nuove regole sostituiranno il precedente regolamento, che risale al 2007 e scadeva proprio il 30 giugno 2012. Non solo i prezzi saranno inferiori, ma l’apertura del mercato permetterà agli utenti di telefonare in roaming da operatori differenti da quelli nazionali. Il traffico dati, per il momento, non supererà i 70 centesimi a megabyte, con una riduzione graduale che porterà il prezzo ad abbassarsi fino a 45 centesimi nel 2013 e 20 centesimi nel 2014. Inoltre le chiamate vocali subiranno un abbassamento delle tariffe, che scenderanno fino a 19 centesimi al minuto e 5 centesimi nel luglio 2014. Un deciso taglio rispetto al tetto massimo attuale di 35 centesimi. Infine anche gli SMS scenderanno a 9 centesimi e 6 centesimi nel 2014.
Nonostante il Parlamento abbia avuto successo nella sua richiesta di un abbassamento dei prezzi del roaming per i consumatori, e in particolare del servizio dati in mobilità, utilizzare i dispositivi mobili all’estero attualmente rimane comunque costoso (le tariffe nazionali sul traffico voce da mobile diventano sempre più concorrenziali, a discapito di una scarsa concorrenza del servizio offerto dagli operatori di rete fissa in termini di prezzo e qualità. Inoltre, confrontando ad esempio un profilo di consumo medio nazionale per il traffico dati con le tariffe attuali, rileviamo un costo medio uguale o inferiore ad 1 cent/Mb (Italia) contro i 70 cent/Mb proposto dall'Europa). A partire dal luglio 2014, i consumatori potranno scegliere un operatore diverso dal loro operatore nazionale, esclusivamente per i servizi di roaming, conservando il proprio numero. Sicuramente le nuove regole contribuiranno ad aprire il mercato a nuovi operatori, aumentando così la concorrenza.
Per evitare bollette shock inoltre, già dal 2010 gli utenti che viaggiano oltre i confini del proprio paese devono ricevere un messaggio di avviso quando si avvicinano alla soglia massima di 50 € di traffico mensile, oppure in prossimità di una soglia diversa scelta dal consumatore- sia superiore che inferiore. In ogni caso l'avviso deve arrivare non oltre l'80% della soglia imposta oppure scelta, determinando l'interruzione cautelativa del servizio una volta raggiunto il limite, a meno che sia il consumatore a scegliere di voler proseguire oltre la soglia anche per esigenze temporanee. Anche in Italia l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha disposto già forme di tutela attraverso alert e blocchi che consentano di evitare gli addebiti oltre la soglia mensile prescelta, norma varata in recepimento della disposizione europea proprio per evitare il fenomeno del “bill shock”. Nonostante questo, ancora osserviamo casi di traffico internazionale fuori controllo, assistendo attraverso la conciliazione consumatori che contestano addebiti di traffico anomali. Utile sarebbe uniformare le regole di alert e blocco per consentire ai consumatori di usufruire di regole certe e chiare. Per il mercato, dunque, queste nuove disposizioni si tradurranno probabilmente in una concorrenza maggiore, che avrà degli indubbi vantaggi per i consumatori dell’Unione Europea. Il nuovo regolamento resterà in vigore fino al 2022. La Commissione Europea farà un check del nuovo regolamento entro la metà del 2016, con l’obiettivo di giungere con il tempo ad un roaming zero, che abbatta le differenze di costo da un Paese all’altro per le chiamate e gli altri servizi da rete mobile.