In questi ultimi giorni, con delibera unanime del Consiglio direttivo, l’Associazione Tartufai Alto Tevere ha incontrato tutti e cinque i candidati a sindaco alle prossime elezioni nel Comune di Città di Castello. Il sodalizio dei cavatori, guidato dal presidente Antonio Bicchi, ha ovviamente riportato a tutti loro le attuali preoccupazioni sulle problematiche inerenti il mondo del Tartufo: in particolare l’Associazione si è soffermata su temi come la tutela della libera cerca e la sua funzione sociale, il rispetto e la salvaguardia delle tartufaie naturali quale valore ambientale importante ed infine il disagio e l’isolamento istituzionale in cui essa è piombata da quando la Comunità Montana è stata commissariata e accorpata a Gubbio.
“Abbiamo riportato il nostro rammarico per questa situazione – hanno detto i tartufai altotiberini – che riteniamo poco benevola nei nostri confronti credendo di avere dato tanto in questi anni. L’Associazione e i suoi membri sono stati sempre punto di riferimento per la valorizzazione del prodotto, in prima fila quando è nata la Mostra del Tartufo a Città di Castello, punto di forza dal punto di vista non solo del prodotto, ma anche turistico”.
Tutti i candidati hanno risposto non parlando in politichese, ma dichiarando tutta la loro disponibilità a farsi carico di questi temi sia da sindaco che da rappresentanti in Consiglio Comunale, inoltre recependo che i temi posti avevano una valenza non di mero interesse ma generale. C’è chi è andato oltre, affermando che dopo l’insediamento della giunta il tema tartufi e la Mostra in particolare debbano tornare in capo alla Amministrazione Comunale, come guida e faro dell’intera filiera, insieme alla promozione e valorizzazione di questo patrimonio
L’Associazione Tartufai Alto Tevere ricorda, infine, che fra pochi giorni contatterà anche tutti i sindaci degli altri Comuni per un “affettuoso e caloroso confronto” perché le tematiche trattate appartengono, cosi come gli associati, all’intero territorio dell’Alto Tevere.