“In tempi di coronavirus il senso di responsabilità dovrebbe essere la linea guida di maggioranze e opposizioni. Ad Assisi, purtroppo, non è così. Un pezzo di minoranza non solo dà i numeri (sbagliati) ma, in un clima così delicato, crea un ingiustificato e infondato allarme.”
A proposito del bilancio in una nota i consiglieri Bartolini, Fioroni e Fortini hanno dichiarato che il “costo del servizio TARI” relativo al bilancio 2019 era di 6.480.000 anziché la cifra corretta di 7.641.000 euro.
Il “costo del servizio” previsto per il 2020 è pari a 7.300.000 euro, cifra che quindi diminuisce di 341.000 euro rispetto all’anno precedente per effetto dell’ottimo livello di raccolta differenziata (75%) che ha permesso maggiori introiti dalla vendita dei materiali di recupero e minori spese per smaltire le più basse quantità di rifiuti indifferenziati.
“Il fatto che la TARI (la tassa sui rifiuti) non si approvi con il bilancio di venerdì è dovuto alle norme nazionali, che valgono per tutti i comuni d’Italia e che rinviano a fine aprile la determinazione delle tariffe”, aggiungono i consiglieri.
La riforma nazionale della TARI ha l’obiettivo di rendere più trasparenti i costi a carico dei cittadini e delle imprese per il servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti e pulizia urbana. Quindi le tariffe potranno essere approvate in Consiglio Comunale solo dopo le determinazioni dell’ARERA (Autorità regolazione per energia, reti e ambiente) tanto che le rate TARI per quest’anno saranno tre, anziché due, e saranno inviate dopo luglio, l’ultima scadrà nel 2021.
Ciò non significa che le famiglie di Assisi dovranno mettere mano al portafogli. Infatti, nella determinazione delle nuove tariffe ARERA, avranno un ruolo fondamentale i cosiddetti “costi standard” determinati dal MEF (Ministero economia e finanze), che indicano che il Comune di Assisi dovrebbe sostenere costi del servizio notevolmente inferiori.
“Quindi, in conclusione, nessuna batosta della TARI per cittadini e imprese che risiedono ad Assisi ma solo lo slittamento delle tariffe al 30 aprile, come imposto a livello nazionale“, puntualizza la nota.
“L’amministrazione ben consapevole delle ripercussioni economiche e sociali generate dalla diffusione del coronavirus si sta già muovendo per chiedere attenzione e aiuti straordinari per imprese e famiglie dal momento che Assisi sta accusando il colpo più forte sul fronte del turismo. ”
Ed infine il sindaco Stefania Proietti rivolge un invito a tutte le forze politiche: “In questi momenti davvero difficili per tutta la nostra comunità, non speculiamo sulle paure delle persone, piuttosto stiamo uniti per fronteggiare un momento di crisi che non ha precedenti e dal quale, comunque, usciremo”.