L’ultima assemblea dei soci dell’Istituto Prosperius Tiberino di Umbertide ha sensibilmente ridotto i compensi dei componenti del Consiglio di amministrazione che, da oltre 10 anni, erano pari a 600mila euro, portandoli ad un massimo di 260mila.
Tutti gli emolumenti sono stati ridimensionati, a partire da quello del presidente che passa dai circa 52mila euro previsti nella passata amministrazione ai 40mila euro attuali. I compensi dei consiglieri ora si attestano a 20mila euro ciascuno, mentre quello del consigliere delegato è pari a 120mila euro. In realtà il costo reale del Cda è pari a 240mila euro, visto che il Commissario Straordinario dell’Asl, per l’incarico pubblico che ricopre, non percepisce compenso.
Si tratta dell’ennesima svolta impressa all’azienda dopo la nomina del nuovo presidente Giuseppe Barberi (nella foto), avvenuta nel giugno scorso e che dopo appena 6 mesi sta dando frutti concreti e tangibili. L’operazione partita dall’iniziativa di Barberi è stata condivisa dai soci pubblici e privati, che hanno concordato un’azione volta alla riduzione dei costi del Consiglio di amministrazione in coerenza con il Testo Unico delle società partecipate dalle amministrazioni pubbliche, ovvero il Decreto Legislativo 175/2016.
“L’Istituto Prosperius Tiberino – afferma il presidente Barberi – vuol essere sempre di più una società di eccellenza, che si è data regole di trasparenza che vanno oltre le norme imposte dalla legislazione vigente e che pone al centro del lavoro il malato e la sua riabilitazione coniugando criteri di efficacia, efficienza e massimizzazione del risultato economico. Solo in questa maniera una realtà complessa, come quella sinergica tra pubblico e privato, può realmente raggiungere gli obiettivi prefissi. A questi si può arrivare esclusivamente con l’erogazione di servizi di eccellenza riabilitativa coniugati ad un’adeguata gestione manageriale”.
L’Istituto ha inoltre una vision improntata alla ricerca scientifica e tecnologica (riabilitazione robotica) e alla valorizzazione delle risorse umane (130 dipendenti di cui 115 a tempo indeterminato), all’efficientamento energetico (nuova centrale di trigenerazione) e al rispetto dell’ambiente (progetto plastic free)
Con circa 1.600 ricoveri annui (di cui almeno il 60% provenienti da fuori regione) ed un fatturato superiore ai 10 milioni di euro l’Istituto Prosperius Tiberino vuole sempre di più essere un punto di riferimento per i percorsi riabilitativi nella Regione Umbria ed in Italia.