L'uomo viaggiava con numerosi strumenti per controllare centraline di veicoli. E a Stroncone arrestata una donna condannata per falso e furto
Viaggiava con numerosi strumenti per controllare centraline di veicoli (presumibilmente utilizzati per rubarli). Per questo un 43enne è stato denunciato dai carabinieri.
E’ successo ad Amelia, nel tardo pomeriggio di sabato, quando i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno deferito in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica di Terni, per il reato di “possesso ingiustificato di chiavi o di grimaldelli”, un uomo tunisino classe 1978, già noto alle Forze dell’ordine.
Il 43enne, verso le ore 12 circa, sulla SS 205 Amerina, controllato dai militari alla guida del proprio veicolo, è risultato essere in possesso di numerosi apparati informatici per il controllo di centraline di veicoli nonché di vari utensili da lavoro, senza attestarne la provenienza o i motivi della detenzione. Lo straniero è stato inoltre sanzionato per la violazione della normativa sul covid-19.
Arresti domiciliari per una donna condannata per furto e falso
I carabinieri della Compagnia di Terni (in particolare della stazione di Stroncone), invece, negli ultimi giorni hanno dato esecuzione ad un arresto ai domiciliari di una donna per l’espiazione di una pena dopo una condanna definitiva.
Si tratta di una ternana classe 1945, M.A.M. le sue iniziali. L’ordine di espiazione della pena emesso dalla Procura della Repubblica di Terni, ufficio esecuzioni penali, è stato emesso in esecuzione ad una sentenza di conferma di condanna della Corte d’Appello di Perugia divenuta irrevocabile, con cui la donna veniva condannata all’espiazione di poco più di un anno di arresto per i reati di “calunnia”, “falsità in scrittura privata”, “furto aggravato” ed “uso indebito di strumenti di pagamento”.