Il sindaco di Gubbio Filippo Stirati a ruota libera. Questa mattina, in conferenza stampa, il primo cittadino ha voluto far chiarezza sulle vicende politico-amministrative che hanno scosso la città negli ultimi giorni.
“Mancini assessore l’ho inventato io”
“E’ evidente che le dimissioni dell’assessore Giordano Mancini e tutto ciò che in questi mesi si sta dicendo in città e sui giornali meritano una serie di messe a punto – ha esordito il sindaco – Da parte mia, sia chiaro da subito, non voleranno stracci: troppo spesso però ho letto analisi fatte senza aver sentito il sottoscritto. Mi sono detto da subito amareggiato e spiazzato, anche se alcune anticipazioni da Mancini le avevo già avute. Le sue dimissioni mi hanno provocato un dispiacere prima di tutto personale perché, lasciatemelo dire, l’assessore Mancini l’ho ‘inventato’ io, avendo capacità e autonomia di giudizio nello scegliere persone che uscivano dagli schemi consueti: gli assessori, fatemelo dire, non li porta la cicogna, ma li nomina il sindaco, hanno con lui un rapporto speciale e rispondono a lui”.
“Non abbiamo subito alcun contraccolpo”
Il sindaco ha ripreso punto per punto tutte le dichiarazioni rilasciate da Mancini: “Quando dice che non si può usare la giunta per fare praticantato dice una cosa ingenerosa, intanto perché le valutazioni di merito sugli assessori spettano al sindaco, ma soprattutto perché il praticantato lo abbiamo fatto tutti, incluso lui, quando si occupò delle manutenzioni e poi rimise la delega. Mancini parla inoltre di rallentamento amministrativo, necessità di un cambio di passo e di più concretezza. Anche se la pandemia ci ha assorbito tantissimo – io, il mio staff e molti uffici abbiamo lavorato ininterrottamente nei weekend e durante le festività – l’attività amministrativa, nonostante l’emergenza, non ha subito alcun contraccolpo grave. Sfido chiunque a dire il contrario prendendo in mano fatti e dati”.
Gubbio Cultura
“La nostra azione di responsabilità rispetto alla Gubbio Cultura è stata perfezionata e depositata, abbiamo incaricato l’avvocato Monacelli di redigerla, è stato svolto un lavoro complesso di analisi di dati e numeri, e la contestazione si aggira su 1 milione e 200 mila euro. Se per arrivare all’azione di responsabilità c’è voluto del tempo in più non è certo per responsabilità della giunta. E non solo, mi preme sottolinearlo, abbiamo intrapreso una azione di responsabilità, ma la Gubbio Cultura l’abbiamo risanata.
Mutui Bei
Per quanto invece riguarda i finanziamenti di edilizia scolastica ho avuto modo di parlare anche col viceministro Ascani: i Mutui Bei 2018 sono stati sbloccati dal governo alla fine del 2019 e tutti i Comuni sono in difficoltà come e più di noi, tant’è che Ascani è stata sollecitata da tutti ad avere una proroga, poiché era oggettivamente impossibile rispettare quella scadenza.
Via della Repubblica
Non è vero, inoltre, che la Fondazione Carisp di Perugia ha revocato il finanziamento per la risalita in via della Repubblica, è stato revocato ad altre città, ma non a noi. Siamo stati al contrario molto capaci nel reperire risorse e mettere in campo anche fondi nostri, onorando l’impegno del Consiglio comunale”.
Lumsa e opere pubbliche
“Se la Lumsa sta ritardando i propri programmi rispetto a ciò che ha sottoscritto con la città di Gubbio non è un nostro problema: noi abbiamo fatto le acrobazie per recuperare un rapporto fatto saltare dalle precedenti amministrazioni. Noi abbiamo chiuso tantissime opere, anche grandi e importanti: San Benedetto per esempio è finito, lo stesso rettore dell’Università degli Studi di Perugia ha parlato in termini grandiosi di questa operazione. Grande merito della Fondazione e del Comune è stato quello di averla saputa realizzare e accompagnare in tutta la sua procedura, così come è avvenuto per altre operazioni, come quella di Palazzo Beni, ultimato con il Museo delle arti e mestieri, o come la pista ciclabile dell’ex ferrovia, in partenza. I tempi ai quali siamo condannati non mi soddisfano di certo, è ovvio, ma non sono i tempi nostri.
Casa della Salute
A proposito di tempi la vicenda della Casa della salute, in mano totalmente alla Regione, ne è una prova: sono trascorsi 6 anni e ancora non siamo alla gara: si tratta di procedure con lungaggini inaccettabili, verso le quali però noi possiamo solo sollecitare e fare pressioni”.
Personale
Sul tema del personale, invece, il sindaco ha spiegato: “Nel 2019 tra pensionamenti e trasferimenti il nostro organico ha perso 20 persone. Abbiamo avuto situazioni emergenziali e usato graduatorie di altri Comuni, è vero: si tratta però di una procedura comune a tantissimi enti italiani, che hanno fatto ricorso come noi a graduatorie esistenti soprattutto per fronteggiare le emergenze. Ci sono servizi essenziali, tipo l’anagrafe, che vanno garantiti”.
“Amministrazione opera collegialmente, no agli strapoteri”
“Sono stato inoltre negativamente colpito dal riferimento all’egemonia di una componente politica (Liberi e Democratici) che con il suo strapotere avrebbe occupato tutti gli spazi dell’amministrazione: un’amministrazione opera collegialmente, e da parte mia c’è sempre stato un totale, assoluto rispetto delle sensibilità di ciascuno. La maggioranza delle delibere avviene in modo collegiale. Mai, né io né gli assessori, ci siamo permessi di imporre alcunché.
“Ansia da 2024”
“E’ evidente che in molti è scattata l’ansia per il 2024 ma è fondamentale guadagnarsi bene la pagnotta qui e ora, altrimenti del futuro rischia di occuparsene qualcun altro. Al di là delle ricomposizioni consiliari che io rispetto noi abbiamo un mandato popolare preciso che non può essere stravolto, abbiamo un programma da rispettare e molte urgenze, legate anche alla pandemia”.
Css
L’elenco di realizzazioni fatte fino ad ora è vastissimo, e dimostra tutt’altro che mancanza di concretezza. Ultima tra le cose fatte, c’è l’attivazione di un importante rapporto con Sapienza di Roma e con il CNR per una indagine sulla qualità dell’aria. Si tratterà di una operazione di altissimo profilo mai fatta a Gubbio, sollecitata dalla vicenda CSS ma non solo: vogliamo sapere qual è lo stato di salute del territorio e dare risposte scientifiche, serie ai cittadini. Questo è un tema che richiede schiena diritta da parte di tutti: su questo il sindaco non transige, e chiederà a tutti di essere coerenti”.
Deleghe vacanti
Sollecitato da alcune domande dei giornalisti, Stirati ha anche chiarito che, oltre a tenersi ad interim le deleghe rimaste vacanti con le dimissioni di Mancini, “parlare di numeri e persone come fosse calciomercato non è serio: i consiglieri comunali hanno un mandato e una indicazione precisi. Noi andiamo avanti senza tentennamenti, pronti ad ascoltare suggerimenti, critiche, sollecitazioni di tutti i consiglieri e i gruppi. La logica del calciomercato non può però più essere portata avanti: la questione della rappresentanza non può essere avvalorata da presunte manchevolezze di questo o quell’assessore. La situazione verrà risolta rapidamente e comunque in modo da non avere ripercussioni sull’azione amministrativa in un momento cruciale e delicato dell’anno”.