SPOLETO SEDE UMBRA ASSOCIAZIONE PER IL DISEGNO INDUSTRIALE (FOTO) - Tuttoggi.info

SPOLETO SEDE UMBRA ASSOCIAZIONE PER IL DISEGNO INDUSTRIALE (FOTO)

Redazione

SPOLETO SEDE UMBRA ASSOCIAZIONE PER IL DISEGNO INDUSTRIALE (FOTO)

Gio, 29/11/2007 - 23:35

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Quanto design c'è in una Fiat500? Nel logo della Mulino Bianco? E in un Bacio Perugina? “Il design è ovunque”. Questo il perno da cui è partito l'affollato incontro che si è svolto presso la sede cittadina di Confindustia, organizzato insieme All'associazione per il disegno industriale (Adi).

L'importanza del design per le imprese umbre l'argomento del seminario dal titolo “Il bello ci salverà”, una citazione di Dostoevskji che non è stata scelta a caso: l'incontro è servito ad illustrare l'importanza strategica del design nelle aziende, ovvero il valore dell'immagine e la forza comunicativa di fabbriche, prodotti, packaging, documenti. L'iniziativa ha visto la partecipazione del presidente nazionale dell'Adi, Carlo Forcolini, di quello regionale Francesco Subioli e del manager dell'azienda Binova Benito Bolletta. A fare gli onori di casa il presidente della sezione Spoleto – Valnerina di Confindustria, Fabio Chiavari, mentre un breve saluto è stato fatto ai partecipanti dal sindaco Massimo Brunini, presente insieme all'assessore e architetto Giorgio Flamini. I due amministratori, insieme al vicesindaco, come è stato illustrato nel corso del seminario, si stanno occupando di promuovere il disegno industriale in città. In primis ospitando la sede umbra dell'Adi proprio a Spoleto, come ha spiegato Brunini.

“Il design di qualità con valenze estetiche e legato alle specificità del territorio è una delle vie per le imprese di rinnovarsi e contrastare la concorrenza internazionale”: questo il leit motiv della collaborazione tra Confindustria e Adi e del sostegno dell'amministrazione comunale.

“I prodotti italiani – ha sottolineato Fabio Chiavari – di certo un domani non verranno scelti per i prezzi bassi, né per l'innovazione tecnologica, prerogativa di chi fa ricerca. A noi resta la cultura, il design, la creatività”. Gli interventi del seminario, a partire da quelli di Subioli, sono serviti a far capire in che modo procedere verso questa strada, conquistando fette di mercato differenziate attraverso idee innovative e stili ed elementi estetici nuovi.


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