Spoleto, padre "orco" picchiava figli con martello e pezzi di vetro - Condannato a 2 anni - Tuttoggi.info

Spoleto, padre “orco” picchiava figli con martello e pezzi di vetro – Condannato a 2 anni

Redazione

Spoleto, padre “orco” picchiava figli con martello e pezzi di vetro – Condannato a 2 anni

Mar, 29/01/2013 - 19:24

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Jacopo Brugalossi

Colpiva i figli minorenni con mani e piedi, con la scopa, addirittura con dei pezzi di vetro, sottoponendoli a vere e proprie torture fisiche e psicologiche e minacciando di picchiarli ancora più duramente se avessero raccontato a qualcuno delle violenze subite. Ma non mancava di riservare “attenzioni” simili anche alla moglie, che in una circostanza riuscì solo per miracolo ad evitare il coltello che l’uomo le aveva lanciato contro dopo averla ripetutamente minacciata.

La condanna – Lui, un 53enne nato a Trevi ma residente a Castel Ritaldi, finito sotto processo con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, è stato condannato stamani dal giudice monocratico Daniela Caramico D’Auria a 2 anni di reclusione, al pagamento delle spese processuali e di una provvisionale in favore delle parti civili costituite nel processo (la moglie e i tre figli, rappresentati dall’avvocato Daniela Gargiulo) di 3mila euro ciascuno. Parzialmente accolta la richiesta del Pubblico Ministero Roberta Maio, che era stata di 2 anni e otto mesi.

Escalation di violenza – A dir poco agghiacciante la ricostruzione delle violenze che l’uomo, spesso in preda ai fumi dell’alcol e per futili motivi, perpetrò ai danni dei 3 figli dal 2002 al 2009. Stando a quanto emerso durante il processo, più volte li colpì con il manico della scopa, minacciando di usare addirittura un frustino. In un occasione sbattè con violenza la testa di uno di loro (che all’epoca aveva 7 anni) contro il biliardino della piscina comunale solo perché il piccolo aveva perso una partita contro un coetaneo. In un altra circostanza gli legò le caviglie con del fil di ferro, ignorando le sue richieste di liberarlo poiché le estremità causavano molto dolore ed un abbondante fuoriuscita di sangue. Ancora, infilzò la mano del bimbo con una penna biro fino a farla penetrare nella carne viva, e successivamente lo colpì alle ginocchia con un martello costringendolo per un certo periodo a camminare con le stampelle.

Colpiti col vetro – Al culmine della follia, l’uomo arrivò perfino a colpire i bambini con dei pezzi di vetro, cagionandogli delle ferite le cui cicatrici sono tuttora ben visibili. Poi, a fine 2008, quando la moglie minacciò di denunciarlo per aver brandito un coltello contro il figlio maggiore, lui si rivolse a lei dicendole che la avrebbe ammazzata di botte se avesse osato rivolgersi alle forze dell’ordine. Gli episodi di “ordinaria follia” proseguirono fino al 10 luglio del 2009, quando l’uomo, finalmente denunciato, fu allontanato dall’abitazione familiare.

Assolto un 41enne – E’ stato invece assolto dall’accusa di maltrattamenti in famiglia, poiché il fatto non sussiste, un romeno di 41 anni, residente a Bastardo di Giano dell’Umbria. Era accusato di aver maltrattato la moglie di fronte alla due figlie, entrambe minorenni, e di aver inveito con violenza contro la stessa per i motivi più futili, spesso in stato di ubriachezza. Il giudice lo ha ritenuto colpevole solo degli altri reati a lui ascritti, ingiurie e minacce, condannandolo a 4 mesi e 15 giorni di reclusione (pena sospesa). Accolte in pieno le richieste del PM, che si era pronunciata per l’assoluzione dell’imputato dall’accusa di maltrattamenti, mancando il requisito dell’abitualità della condotta.

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