Ponte sul Tessino alle porte di Spoleto si allaga per ogni piena del torrente, il Comune si limita a chiuderlo bloccando i residenti
Ogni volta che forti piogge provocano la piena del torrente Tessino, alcune famiglie rimangono ostaggio di un ponte, unica via di accesso alle loro abitazioni. Succede a Testaccio, ad appena 500 metri dallo svincolo sud di Spoleto.
Nelle ultime settimane è già accaduto almeno 3 volte, l’ultima ieri (martedì 17 gennaio). Un paio di famiglie sono rimaste bloccate al di qua del ponte, non potendo raggiungere la propria casa; un’altra, invece, da quello che risulta a Tuttoggi.info è rimasta isolata nell’abitazione.
Sono cinque in particolare le famiglie che vivono (un paio in modo in verità non stabile) oltre il ponte sul Tessino che si trova subito dopo la città di Spoleto in direzione sud. Ma la strada, non asfaltata, è molto frequentata anche da turisti, ciclisti e motociclisti: è infatti l’antica strada dei patricani, che conduce fino a Patrico. Ogni volta che piove in modo abbondante, però, il piccolo ponte – la sui superficie con il passare degli anni è stata anche erosa dall’acqua – viene allagato dal sottostante Tessino. Oltre a non avere alcuna barriera laterale, né illuminazione di sorta, e dunque ad essere estremamente pericoloso, è realizzato con tubi di piccolo diametro che incanalano l’acqua del torrente, dove si accumulano anche detriti. Così, appena il corso d’acqua s’ingrossa, l’acqua lo allaga. A poco valgono gli interventi continui dei vigili del fuoco, che allargando gli argini e con opere provvisorie tamponano la situazione. Il Comune di Spoleto, in caso di maltempo, si limita a transennare l’area e a chiudere la strada, isolando appunto i (pochi) residenti. Ma cosa accadrebbe se ci fosse un’emergenza e qualcuno si sentisse male?
Il ponte sul Tessino in questione avrebbe dunque la necessità di essere rialzato, non di molto, con i tubi sottostanti magari sostituiti con altri di dimensioni maggiori per far defluire meglio l’acqua. Un intervento che però nessuno vuole fare e su cui c’è da tempo un rimpallo di responsabilità. Quell’opera stradale, infatti, è stata realizzata decenni fa dall’Anas. Ed è all’azienda stradale che il Comune di Spoleto rimpalla le competenze sulla manutenzione. Ma l’Anas avrebbe ceduto il ponte formalmente al Municipio nel 1965. E così, con uno scaricabarile sulle responsabilità, finora nessuno è mai intervenuto. Ma gli allagamenti sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico impongono che si trovi una soluzione definitiva al più presto.