E’ partita la rivolta dei commercianti della città di Spoleto nei confronti dell’amministrazione comunale, retta da Andrea Sisti, sulla decisione di spostare i varchi elettronici della ztl facendoli corrispondere al suo effettivo perimetro (dalla piazzetta della chiesa di San Domenico): agli annunciati manifesti di 6 per 3 metri posizionati lungo le tre principali vie di accesso alla città, si sono aggiunti in queste ore le locandine, sempre di protesta, affisse sulla quasi totalità dei negozi del centro, o meglio di quella che gli esercenti definiscono ormai una “città fantasma”.
Sciorinando, sulle stesse locandine, firmate dalla maggior parte delle associazioni di categoria, anche numeri che fanno rabbrividire.
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I tre manifesti più grandi (che dovrebbero a breve aumentare in altre zone della città) riportano: “Spoleto città senz’auto…senza negozi, senza servizi, senza residenti. Una città Fantasma. Rivogliamo una Spoleto viva, accessibile e piena di opportunità!”.
Sulle locandine invece si va dal “Sindaco ascoltaci e confrontati con noi!” a quello più preoccupante “+ ZTL – VITA. Dal 2020 chiuse in centro storico quasi 100 attività commerciali, 8 mila residenti in meno in 20 anni. Non vogliamo una città museo!”.
E ancora: “Se il commercio muore, la città si spegne!” e ancora “Ztl ampliata? No. Chiediamo al sindaco chiarezza dopo aver disatteso la sua parola sul non ampliamento dei varchi in se di colloquio con le categorie commerciali”, “Le istituzioni locali devono condividere i progetti per la città! Chiediamo trasparenza e dialogo per costruire insieme il futuro di Spoleto”.
Il dito, ovviamente, rimane puntato sulla guida della giunta, Andrea Sisti, ma un bel po’ di responsabilità ricadono sulle forze che lo sostengono e che siedono in giunta, alias Pd (dall’ex vice sindaco Lisci che ha portato in delibera la direttiva dei varchi, oggi sostituito dal prediletto Cesaretti, autore di una doppietta di gaffe con un comunicato in cui metteva in discussione il primo cittadino), M5S (Protasi), con l’avallo di Civici Umbri (la lista del sindaco e chissà se anche di ancora dell’assessore Angelini Paroli) e Socialisti (che però non siedono nel board).
“Spoleto fantasma”, rivolta commercianti. Giallo su Consiglio in diretta domani
Quella in atto con manifesti e locandine, a detta dei presidenti delle varie associazioni di categorie (anch’esse divise tra chi tenta di salvare i dem e chi punta ad andare dritto per la sua strada), è solo la prima iniziativa.
Alcuni commercianti, sentiti da Tuttoggi, si sono dati appuntamento per domani alle 15.30 in occasione della convocazione del Consiglio comunale (qui la diretta streaming) dove, già dalle “Comunicazioni”, si potrà comprendere la tenuta di Giunta e maggioranza.
Una notizia non confermata dal presidente di Confcommercio, Tommaso Barbanera, che non esclude “iniziative più clamorose, ma attende la convocazione da parte del Comune, ovvero del sindaco con gli assessori Angeli Paroli per lo svilupp economico e Federico Cesaretti per la viabilità”.
Per la cronaca la seduta prevede, dopo le comunicazioni, la surroga della consigliera Maria Rita Palazzi e dell’accordo sul museo MUST. Attesa, come aveva anticipato Tuttoggi lo scorso mese di dicembre (leggi qui), la nomina del nuovo capogruppo del pd (Guerrino Lucentini), e di un incarico per Vania Buffatello da “premiare”, dicono da Viale Trento e Trieste, per gli sforzi che compiuti nel piddì in questi primi due anni da consigliere (è subentrata a settembre 2022 alla dimissionaria Camilla Laureti eletta al Parlamento europeo) .
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modificato alle 6.40 del 30 gennaio