Da oggi al 2042 quindi nell’arco di 17 anni a vivere nel comprensorio folignate saranno sempre meno persone e saranno sempre più anziane: il saldo negativo sarà di circa 9000 abitanti, di fatto è come se sparisse l’intera popolazione di Trevi e dintorni. Come se non bastasse, l’indice di vecchiaia attuale – che è già di 224 anziani ogni 100 bambini – salirà al livello record di 386 anzi ogni 100 nuovi nati.
Se insomma l’età media tenderà ad allungarsi, la qual cosa non può certo che far piacere, è allarme rosso per il cosiddetto ‘inverno demografico’ con le culle sempre più vuote. A chiudere il quadro, la percentuale di popolazione ferma ad un’istruzione terziaria al 15,6% rispetto alle media umbra ferma al 16,9%.
Sino ad oggi la popolazione del Folignate è cresciuta, seppur di poco ma comunque del 6,2% rispetto al 1971 anche se sotto la media umbra del 10% a sua volta più altra in confronto a quella nazionale dell’8,9%. Una prospettiva tutt’altro che rosea, considerando anche altri fattori: continueranno a chiudere alcuni servizi al cittadino, specialmente nei centri più piccoli ed anche il reddito medio andrà ad abbassarsi, tenendo presente che risulta già inferiore alla media italiana, influenzando poi il potere d’acquisto locale.
E’ la situazione che emerge dai dati analizzati e sviluppati dalla Camera di Commercio, presentati in occasione dell’incontro sul territorio che proprio lunedì scorso si è tenuto a Foligno nel Palazzo Comunale. La qualità della vita è buona, ma i contraccolpi sul fronte economico, occupazione e quindi sociale rischiano di farsi sentire pesantemente.
Segnali moderatamente più incoraggianti arrivano invece sul fronte imprenditoriale: la produttività del lavoro è infatti migliorata, resta leggermente indietro se confrontata con quella italiana ma avanza. Dal 2019 al 2023 l’area Folignate è cresciuta, sino ad arrivare ad una media di 592.764 euro per impresa, sotto la media umbra al 723.907 euro e quella italiana al 753.527 euro: un tessuto produttivo meno dinamico insomma, anche se comunque vivo e vivace.
A segnare il passo è in particolar modo il settore manifatturiero mentre il turismo registra una incoraggiante ripresa, ma con il neo delle permanenze medie inferiori alle medie nazionali. Buone notizie anche dal fronte del commercio all’ingrosso e dei servizi alle imprese. Tra i fiori all’occhiello del territorio, eccellenze mondiali quali la Oma Spa e la Umbra Group come il resto del comparto dell’aerospaziale.
Il comprensorio Folignate risente ovviamente di tutto quel che accade nel contesto mondiale, europeo ed italiano, scontando lo storico isolamento infrastrurale, le ricette per un futuro più roseo sono: incentivi per attrarre nuove giovani imprese, formazione avanzata e supporto alla ricerca e innovazione. E’ questa la strada giusta per lo sviluppo, l’occupazione e quindi il miglioramento delle condizioni economiche e sociali.
