Una variazione di bilancio da 35 milioni di euro, un piano di interventi da circa 26 milioni di euro (che sembra piuttosto irrealistico), l’impegno del fondo di riserva per il 2020 e 2021 lasciandovi appena 7mila euro e parecchie polemiche, anche da parte della Lega. E’ quanto avvenuto durante l’ultima seduta del consiglio comunale, venerdì mattina. Con una sorta di ultimatum da parte del primo partito di maggioranza che ha sposato alcune delle critiche mosse dalle opposizioni.
Nel mirino le oltre 2mila pagina di cui era composta la pratica, consegnata ai consiglieri – sia di maggioranza che di minoranza – soltanto un paio di giorni prima della seduta, con l’impossibilità dunque di studiarla. Tanto che tra i banchi di maggioranza qualcuno ha proprio ammesso di non aver letto i documenti in questione.
Il punto in discussione, il terzo all’ordine del giorno, è stato approvato con 15 voti favorevoli su 22 e 7 contrari (i gruppi Pd, Ora Spoleto, Per Spoleto, Spoleto Popolare e Alleanza Civica). Ma con quello che è risuonato anche come un aut aut nei confronti dell’amministrazione comunale da parte della Lega, per bocca – a nome di tutto il gruppo – del consigliere Stefano Proietti.
Ad animare la discussione sono stati gli interventi dei consiglieri di minoranza, non solo sui ritardi nella consegna del corposissimo materiale relativo alla variazione di bilancio, ma anche sul merito della pratica. Nel mirino la decisione di attingere al fondo di riserva, il “tesoretto” che i Comuni accantonano per le emergenze. “Il fondo è utilizzato, con deliberazioni dell’organo esecutivo da comunicare all’organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di contabilità, nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti” si legge nel Tuel, il testo unico sugli enti locali. La Giunta comunale, invece, ha deciso di impegnarlo quasi completamente (circa 220mila euro) per spese quali quelle di telefonia e del rifacimento delle fognature del canile, oltre ad altre cose.
“E’ un grave rischio spendere il fondo di riserva per i cittadini e denota una mancanza di visione per il futuro” ha detto la consigliera Luigina Renzi (Ora Spoleto), evidenziando anche come la variazione di bilancio contenga una “lista di desiderata senza possibilità di spesa”. Tra queste appunto la previsione – nel piano triennale di opere pubbliche – di 26 milioni di euro di interventi nelle scuole di Spoleto. Soldi che allo stato attuale non esistono. Un tema ribadito anche dalla consigliera Maria Elena Bececco (Spoleto Popolare), che ha puntato il dito sull’assenza di programmazione, su cui ha incalzato anche il collega di Alleanza Civica Gianmarco Profili.
La mancanza di risposte politiche da parte della maggioranza è stata sottolineata invece dal consigliere del Pd Marco Trippetti, anche lui critico sull’uso del fondo di riserva così come il resto dell’opposizione. Da quali banchi sono stati incalzati a più riprese interventi da parte della maggioranza.
Ed alla fine dalla maggioranza qualcuno è intervenuto durante la dichiarazione di voto. Prima il capogruppo di Forza Italia, Filippo Ugolini: “Ci viene richiesto un atto di responsabilità, approvando questa variazione di bilancio oggi, è un atto di urgenza con scadenza imminente. Noi siamo convinti che una visione strategica per la città c’è e lo si sta dimostrando in diversi ambiti. Abbiamo comunque sollecitato gli uffici a fornire le carte con tempi diversi“.
Di tenore diverso, invece, l’intervento di Stefano Proietti per la Lega, che ha espresso forti critiche: “Condivido le considerazioni legate al metodo, non è pensabile che arrivino in commissione pratiche con questi tempi e questa modalità”. Poi, però, l’annuncio del voto favorevole: “Considerato il parere favorevole del dirigente finanziario e dei revisori dei conti, questo ci mette in posizione di serenità rispetto alla pratica”.
La Lega, però, ha ribadito la sua posizione critica anche attraverso un comunicato stampa. “Non siamo semplici comparse, serve condivisione delle scelte” l’attacco rivolto alla Giunta. Praticamente la stessa contestazione che qualche settimana fa aveva portato l’assessore all’urbanistica Francesco Flavoni (leghista pure lui) ad attaccare il sindaco Umberto de Augustinis ed a minacciare le sue dimissioni.
“Il senso di responsabilità ci ha portato ad esprimere il voto favorevole, tuttavia il gruppo Lega non condivide le tempistiche e le modalità con cui sono state affrontate le variazioni di bilancio soprattutto nell’ambito della Commissione e poi del Consiglio comunale”. Queste le considerazioni del Gruppo consiliare Lega Spoleto a sostegno dell’intervento svolto in aula dal vicepresidente del consiglio, Stefano Proietti. “In sede di dibattito in aula – spiegano i leghisti – abbiamo condiviso parte delle considerazioni espresse da chi ci ha preceduto negli interventi che contestavano il metodo. Non è pensabile che pratiche come questa di una certa corposità e complessità arrivino in Commissione con tali modalità e con tempistiche ridotte. Il parere favorevole del dirigente e del revisore dei conti rappresentano delle considerazioni preliminari che ci mettono in una condizione di serenità, ma politicamente parlando questa serenità non c’è. Ogni consigliere, sia nell’ambito della Commissione, per chi ne fa parte, sia in consiglio comunale, deve avere la serenità e la disponibilità di analizzare il materiale con i tempi opportuni per poter partecipare al dibattito e al voto finale in maniera consapevole. Il gruppo della Lega – concludono i consiglieri comunali – all’esito di quanto avvenuto, ritiene di non tollerare più tali situazioni, evidenziando che ogni consigliere esige di essere messo previamente a conoscenza delle scelte politiche della Giunta in quanto non si ritiene semplice comparsa”.
Insomma, per la Lega – dopo fibrillazioni e screzi che vanno avanti ormai da mesi – la misura nei confronti della Giunta de Augustinis sembra essere colma.