SPOLETO AL VOTO: DANIELE BENEDETTI (PD) PASSA ALL’ATTACCO E INFILA IL PDL. SEN. AGOSTINI “I FRUTTI LI RACCOGLIEREMO PRESTO”. BRUNINI “ABBIAMO SEMPRE DIFESO INTERESSI DEI CITTADINI" (Foto) - Tuttoggi.info

SPOLETO AL VOTO: DANIELE BENEDETTI (PD) PASSA ALL’ATTACCO E INFILA IL PDL. SEN. AGOSTINI “I FRUTTI LI RACCOGLIEREMO PRESTO”. BRUNINI “ABBIAMO SEMPRE DIFESO INTERESSI DEI CITTADINI” (Foto)

Redazione

SPOLETO AL VOTO: DANIELE BENEDETTI (PD) PASSA ALL’ATTACCO E INFILA IL PDL. SEN. AGOSTINI “I FRUTTI LI RACCOGLIEREMO PRESTO”. BRUNINI “ABBIAMO SEMPRE DIFESO INTERESSI DEI CITTADINI” (Foto)

Mar, 26/05/2009 - 23:59

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Un'analisi sulle cose fatte e su quelle da fare. Un percorso a ritroso degli ultimi dieci anni di amministrazione per meglio comprendere su quali strategie puntare per il futuro. E’ stato questo il tema tracciato nel corso dell’incontro (La sfida dello sviluppo locale alla economia globale) organizzato dal Pd ed al quale ha preso parte il senatore Mauro Agostini, tesoriere nazionale del Pd, il sindaco Brunini e il candidato del Pdl Daniele Benedetti. Un incontro al quale hanno preso parte il sindacato confederale e alcune associazioni di categoria, a cominciare dalla presidente di Assindustria Pitti Monini. A moderare il dibattito la candidata al consiglio comunale Daniela Tosti. E' stato Brunini ad aprire la discussione spiegando che “la città è cambiata, è migliorata, grazie al lavoro che negli ultimi anni ha permesso di difendere gli interessi di tutti i cittadini. Il consenso di cui gode l’attuale amministrazione – ha aggiunto – deriva proprio da una azione politica competente”. Parla del Festival e della trasferta a New York dove “siamo stati accolti da un grande pubblico”. Spiega poi della necessità di compiere “quel salto in avanti per mettere a sistema il lavoro fatto ‘all'ombra’ fino ad oggi. E necessario continuare in questa direzione nel segno del rinnovamento e Daniele Benedetti è la persona più indicata in tal senso”. Parole che, non fosse bastata la sua presenza al convegno, spazzano via i rumors che volevano sindaco e vice sindaco in forte contrasto. La parola passa a Daniele Benedetti. “Se abbiamo l'80% dei consensi – dice il candidato – è ovvio che l'opposizione non possa far altro, mentendo, che dire che Brunini e Benedetti litigano. Pensino ai loro di problemi, perché qui andiamo tutti d'accordo”. La platea, dove si nota qualche assenza di troppo fra gli ex appartenenti alla quercia, esplode in un applauso. E’ un Benedetti diverso quello che si presenta oggi. Non più disposto a subire i continui attacchi della destra. “Dove stava il candidato della destra quando noi cambiavamo il volto a questa città?” domanda al pubblico. “In Africa!” commenta a voce alta il presidente dell’assemblea comunale Fabrizio Luchetti. “…a passeggiare per i boschi” mormora qualche altro presente. “Il candidato della destra non sa neanche di cosa parla, non conosce la città e i suoi problemi; i suoi sono discorsi standard, potrebbe farli ovunque. Non sa o mente di non sapere cosa è stato fatto, le cose che abbiamo recuperato…. penso alla Galleria d’Arte Moderna, a Palazzo Mauri solo per fare due esempi. A noi non servono 200 consulenti, ci bastano le forze giovani della nostra città, le competenze presenti nelle strutture pubbliche. Siamo un gruppo giovane, propositivo, pieno di volontà e la gente deve capire che ci meritiamo il voto perché noi saremo il cambiamento”. Benedetti esclude un secondo turno, ma se si andrà al ballottaggio non ci saranno apparentamenti. La parola passa al senatore Agostini che si dice soddisfatto dei rappresentanti spoletino del piddì e convinto che “le scelte fatte fino ad ora dall'amministrazione daranno ottimi frutti nei prossimi cinque anni, tanto nel campo turistico quanto in quello della piccola e media industria. Spoleto è una realtà importante nel territorio dell'Italia centrale ma è anche un grande centro di riferimento a livello internazionale, vanta una buona produzione ed ha un buon numero di quelle che vengono definite 'multinazionali tascabili'”. “Il nostro Partito – dice non senza mostrar un qualche orgoglio – è l’unico che ha il bilancio certificato da una primaria società di revisione; chiunque può prenderne visione. Mediamente i nostri costi di gestione non superano il 23% quando una normale società di servizi supera abbondantemente il 50%”. A dimostrazione di una politica gestionale trasparente. “Il nostro non è un partito di ex, è il Partito del popolo democratico”. Poi una stoccata alla politica del Governo e agli ultimi fatti di cronaca: “anche la CEI sta denunciando qual’è la vera situazione della crisi economica, quella che sta colpendo le fasce più deboli come i ceti medi. Per non parlare del forte richiamo ai comportamenti morali che, specie i personaggi pubblici, devono mantenere”.

Al termine dell’incontro, tutti a cena al vicino ristorante Pentagramma. Con Brunini seduto fra Benedetti e Agostini.


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