(L.B. – C.C.) – È morto questo pomeriggio l'italiano di etnia rom ricoverato a Terni in seguito alla sparatoria avvenuta l'altro ieri sera a Maceratola di Foligno. Le condizioni dell'uomo, raggiunto dai colpi di pistola alla testa e al torace, avevano da subito lasciato poche speranze ai sanitari che lo avevano preso in cura. In situazioni critiche resta l'altro uomo colpito dai due calabresi, arrestati dagli investigatori a seguito di una indagine 'lampo'. Secondo le prime ricostruzioni dei fatti il dramma sarebbe scaturito a seguito di un litigio per delle offese che i 2 rom avrebbero rivolto alla figlia di uno dei calabresi. Il movente non è ancora del tutto chiaro, come non sono chiare le dinamiche della sparatoria, che lascerebbero pensare a un vero e proprio agguato. Si indaga anche sulla potenziale presenza di un terzo aggressore. Le armi del delitto sembrano invece essere 3 pistole che i militari della Guardia di Finanza del comando provinciale di Perugia hanno rinvenuto lungo il corso del fiume Topino, presso San Magno. Si tratterebbe di pistole corrispondenti al calibro dei proiettili rinvenuti sul luogo dell'aggressione e compatibili dunque con le armi che hanno sparato e ucciso. Per i due fermati l'accusa si è quindi trasformata in omicidio e tentato omicidio. Domani (oggi per chi legge, n.d.r.) si terranno le udienze per la convalida dei fermi disposti dal pm, Mario Formisano

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