Sicurezza stradale, sul ddl la Giunta Regionale in seconda commissione - Tuttoggi.info

Sicurezza stradale, sul ddl la Giunta Regionale in seconda commissione

Redazione

Sicurezza stradale, sul ddl la Giunta Regionale in seconda commissione

Lun, 03/02/2014 - 13:49

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“Istituzione di un fondo regionale, rendendo partecipi tutti gli enti interessati, utile per programmare interventi strutturali legati alla sicurezza; messa a sistema delle azioni attraverso un coordinamento regionale; insistere sulla formazione dell'utenza partendo dal presupposto che la sicurezza è sempre legata alla conoscenza; consapevolezza della mancanza di risorse necessarie per intervenire sulle molteplici criticità che interessano la rete viaria regionale”. È quanto emerso stamani dall'audizione organizzata dalla Seconda Commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, per ascoltare i soggetti interessati al disegno di legge della Giunta regionale: “Disposizioni per la sicurezza stradale”.
Sull'iniziativa legislativa, illustrata due settimane fa in Commissione dall'assessore Stefano Vinti è emerso un giudizio sostanzialmente positivo. Da tutti è stata sottolineata l'importanza di mettere in campo adeguati sistemi di monitoraggio, azioni e investimenti necessari a contrastare i troppi incidenti stradali che giornalmente interessano le strade umbre. Tra il 2001 e il 2012 infatti gli incidenti stradali in Umbria hanno provocato oltre mille morti e 58mila feriti, con un costo stimabile in 5 miliardi 831 milioni di euro.

Il Disegno di legge regionale – Tra i punti caratterizzanti ci sono: il Piano triennale della sicurezza stradale, articolato in azioni annuali, con interventi sulle infrastrutture esistenti e su quelle in progetto; l'attività di coordinamento dei soggetti istituzionali coinvolti, in modo particolare i Comuni, per rinforzare l'opera di creazione di una cultura della sicurezza stradale; la creazione del Centro regionale umbro per il monitoraggio della sicurezza stradale, per poter agire con efficacia anche in base ai nuovi modelli sociali e di mobilità; la Consulta regionale per la sicurezza stradale, per svolgere opera di stimolo culturale e istituzionale; la nascita di un fondo per le vittime degli incidenti, per il sostegno economico e psicologico; l'istituzione di una giornata regionale sul tema, per sostenere la cultura della sicurezza sulle strade.
Antonio Pedone (Usb Umbria) ha dichiarato: “è necessario e non più procrastinabile ricominciare ad investire sulla manutenzione delle strade, facendo estrema attenzione ai materiali con i quali vengono effettuati gli interventi. Tra gli interventi da mettere in campo, una rivisitazione del costo del biglietto del trasporto pubblico, troppo alto, migliorando al contempo la qualità del servizio”.
Francesco Falciola (Ugl Umbria) ha incentrato il suo intervento sull'associazionismo e gli organi di polizia stradale: “ Necessario definire efficaci modalità di informazione dagli organi di polizia stradale e dell'associazionismo verso la Regione, gli enti locali e gli enti gestori delle infrastrutture e dei servizi di trasporto. Responsabilizzare i soggetti istituzionali ad affrontare le criticità emerse in materia di sicurezza stradale, introducendo strumenti di verifica delle iniziative assunte. Potenziare il Centro regionale umbro di monitoraggio della sicurezza stradale sviluppando strumenti di comunicazione efficienti tra Regione e gli enti coinvolti nel monitoraggio. Per quanto riguarda la Consulta, ne andrebbero definite meglio le competenze e la composizione. Ampliare le campagne di formazione non solo ai giovani ma a tutte le fasce di età, coinvolgendo le associazioni che già operano nel settore. Opportuno chiarire meglio come si articolano i contributi per le vittime degli incidenti stradali e come verrebbe alimentato il relativo fondo”.
Andrea Rapicetta (Provincia di Perugia – dirigente viabilità) ha salutato così la legge: “Bene questa legge anche perché sottolinea come la sicurezza passi per la conoscenza. Conoscere il proprio patrimonio stradale aiuta a mettere in campo interventi concreti utili alla sicurezza. I dati attuali relativi agli incidenti stradali sono particolarmente preoccupanti. È necessario stabilire e determinare i fondi necessari per gli interventi più urgenti. Sarebbe auspicabile che ogni ente interessato partecipi alla messa a punto di un fondo per far fronte ad interventi strutturali non rinviabili. Il problema vero è che mancano le risorse per intervenire concretamente. Il milione e mezzo di euro che la Provincia ha annualmente a disposizione è assolutamente insufficiente per rispondere alle criticità presenti sulle nostre strade”.
Dal Ministero Infrastrutture e Trasporti – Ufficio motorizzazione civile, Marco Guardabassi ha invece dichiarato: “Qualunque intervento che miri alla sicurezza va preso positivamente. Attraverso questa legge si potrebbe finalmente raggiungere una maggiore collaborazione con la nostra struttura che dispone di personale e mezzi. Al di là dell'attività di controllo che giornalmente facciamo sui mezzi circolanti, abbiamo le giuste competenze per una collaborazione imperniata sull'educazione stradale. Bene la previsione di creare aree e percorsi riservati attorno alle scuole”.
Maria Malatesta (Inail) ha dichiarato: “Il testo è ben strutturato e tende giustamente all'approccio del problema da un punto di vista informativo, un fattore che purtroppo fino ad oggi è mancato. Importante la previsione della Consulta perché permette di studiare più approfonditamente il fenomeno dell'incidentalità prevedendo le misure più appropriate di intervento. È chiaro che gli incidenti dipendono da più fattori. Si potrebbe ad esempio intervenire sulla gestione degli orari di lavoro evitando, nel limite del possibile, il cosiddetto 'traffico di punta'.
Dall'Anas, infine, Mario Liberatore ha liberato: “Cercare di migliorare la sicurezza sulle strade è un obiettivo comune. L'Anas, in Umbria, è chiamata a gestire 600 chilometri di strade e 270 a quattro corsie, ma mancano le risorse necessarie per una buona ed efficace programmazione. La previsione degli autovelox è stata importante come deterrente. Grazie ad essi si è verificata, in alcuni tratti stradali, come quello a ridosso di Collestrada, una cospicua diminuzione di incidenti. Bisogna puntare ed insistere sulla formazione dell'utenza”.

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