Bruno Piernera si è spento questa mattina stroncato da un infarto. Il segretario generale della Cisl si stava recando a Foligno per incontrare il collega Adolfo Pierotti, con il quale si sarebbe dovuto recare a Roma per un incontro con il segretario Raffaele Bonanni. Ma quel viaggio si è interrotto prima, molto prima, a Campello sul Clitunno. Piernera, era a bordo della sua auto, quando ha accusato il malore. Ha avuto la forza di mettere in sicurezza la propria autovettura fermandosi su una piazzola della nuova Flaminia. Non ha avuto altro tempo, neanche per chiamare con il cellulare i soccorsi. Chi lo ha ritrovato più tardi ha notato la sua mano che teneva il freno a mano.
E’ stato Pierotti, non vedendolo arrivare, a lanciare l’allarme visto anche che il cellulare squillava a vuoto. Con il passare dei minuti è cresciuta l’apprensione e alcuni sindacalisti, insieme al nipote di Piernera, sono usciti per cercarlo. Il ritrovamento è avvenuto poco prima di mezzogiorno.
E il medico legale non ha potuto far altro che confermare l’infarto.
A Campello sono arrivati tanti colleghi e amici, compreso il segretario regionale Ulderico Sbarra che in Piernera aveva uno dei suoi più fedeli collaboratori. E con il quale aveva avviato un profondo rinnovamento sia nell’assetto della struttura sindacale, sia nel modo di gestire i conflitti di lavoro e quelli sociali. Seguendo un modello innovativo che era apprezzato anche dalle altre organizzazioni sindacali.
La salma di Piernera è stata riportata nella sua abitazione in Via Marconi, dove viveva con il papà. Messaggi di cordoglio ai famigliari, alla sorella Patrizia e al fratello Paolo, stanno giungendo da ogni parte dell’Umbria e d’Italia. Piernera lo scorso maggio era stato eletto nel Congresso Nazionale della Cisl raggiungendo così un traguardo che nessun sindacalista spoletino aveva raggiunto. Le esequie si terranno domani alle 15.45 nella Chiesa di San Sabino.
La notizia della sua morte ha fatto ben presto il giro dell’intera Area Vasta gettando nello sconforto il mondo del lavoro come quello delle istituzioni e dell’imprenditoria, che in tanti anni di battaglie sindacali avevano apprezzato l’operato di Piernera. Un'opera che resterà scritta in quei documenti che hanno accompagnato i lavoratori di questa parte dell'Umbria negli ultimi dieci anni.
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