di Sel Foligno (*)
In un comunicato diramato solo ieri ci chiedevamo come mai la Regione Umbria non avesse opposto ricorso, insieme alla Puglia e alle Marche, contro le norme del governo Berlusconi che impongono le privatizzazioni di tutti i servizi pubblici locali, escludendo soltanto il servizio idrico. Oggi lo sappiamo. Lo abbiamo appreso dalle vive parole della Presidente della Regione Catiuscia Marini, che proprio questa mattina a Perugia alla Sala dei Notari, intervenendo ad un convegno dell’Aur, ha dichiarato che ‘gli enti pubblici, vista anche la nuova legge sulle liberalizzazioni, devono avere il coraggio di rinunciare alle loro partecipazioni in aziende che gestiscono quei servizi locali che possono essere lasciati al libero mercato, trattenendo per sè il solo ruolo di regolatori’. Unica eccezione, a sentire la Presidente, sarebbe quella per il servizio idrico.
A questo punto il nostro appello di ieri ai parlamentari del centro-sinistra umbro, quasi tutti eletti nelle liste del Partito Democratico, a mobilitarsi affinché il decreto sulle liberalizzazioni del Governo Monti rimuovesse l’obbligo alla privatizzazione o alla fusione con aziende private presenti in altri territori, ci appare come una velleitaria speranza. Eppure era stata proprio Marina Sereni (Parlamentare e Vice-Presidente dell’Assemblea Nazionale del Pd) a concludere con il suo comizio la campagna del referendum del 12 e 13 giugno, il cui esito ha dimostrato chiaramente che i cittadini – anche in questo territorio – chiedono che i servizi pubblici locali restino di proprietà e gestione pubbliche. Come si conciliano quel comizio, le posizioni del PD folignate e le parole della Presidente? Com’è possibile lavorare per salvare il ramo rifiuti della Vus dalla privatizzazione, se anche nel centro-sinistra chi ha il potere di scrivere le leggi nazionali e regionali rema convintamente contro? Sinistra Ecologia e Libertà vuole lealmente partecipare alla progettazione di un futuro migliore per la città: per farlo è però necessario che i nostri alleati, altrettanto lealmente e chiaramente, ci dicano ‘come’ e ‘cosa’ intendono fare. Far finta di non vedere lo strabismo del più grande partito della coalizione, che governa la Regione e il Comune, non può infatti che accrescere la confusione che già ci pare regni sovrana.
(*) Circolo Sel di Foligno P.P. Pasolini