Scuola chiusa, i sindacati: "La colpa non è certo della maestra infortunata" - Tuttoggi.info

Scuola chiusa, i sindacati: “La colpa non è certo della maestra infortunata”

Redazione

Scuola chiusa, i sindacati: “La colpa non è certo della maestra infortunata”

I sindacati alla Giunta: servono più fondi per le supplenze
Dom, 27/10/2019 - 09:45

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Se la scuola chiude prima, la colpa non può essere certo della maestra che si è infortunata. Questo, in sintesi, il pensiero dei sindacati di categoria di fronte alla chiusura anticipata dalla scuola Il Tiglio decisa dal Comune a seguito dell’infortunio accorso all’insegnante, che ora è in malattia. Una decisione che ha fatto scattare la  protesta dei genitori dei bambini, ricevuti in Comune dall’assessore Tuteri, il quale ha spiegato le difficoltà per l’Ente di sostituire l’insegnante per un breve periodo, per problemi di spesa. Ma il problema riguarda anche altre scuole comunali.

Nonostante gli sforzi del dirigente dei servizi educativi del Comune di Perugia Amedeo Di Filippo, riteniamo non sufficienti le risorse destinate alle supplenze nelle scuole dell’infanzia e negli asili nido. Il problema esplode in tutta la sua evidenza proprio in questi giorni con la chiusura parziale provvisoria e la chiusura per lavori di alcune strutture (scuola dell’infanzia Il tiglio, Pinocchio, Peter Pan e Filastrocca). Ciò mette in luce la forte necessità di attivare immediatamente le procedure per colmare i vuoti di organico che già avevamo segnalato e quelli ulteriori verificatisi dopo i pur necessari trasferimenti”. Questo il giudizio che arriva dalle organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fp e Con-Fsal a seguito del caso.


La maestra si fa male, il Comune anticipa la chiusura dell’asilo


Qualche giorno fa – spiegano i sindacati – abbiamo incontrato il dirigente Di Filippo il quale, dopo un confronto approfondito e che non abbiamo timore a definire proficuo, accogliendo molte delle nostre richieste, si è impegnato a: risolvere il problema delle ferie in servizio (i quattro giorni) entro una settimana; convocare un tavolo tecnico con la presenza dell’Ufficio edilizia scolastica per la verifica dell’avanzamento dei lavori e la tempistica delle strutture in via di ristrutturazione, con l’impegno della loro riapertura con personale comunale al completamento dei lavori; inviare all’Amministrazione la richiesta per il fabbisogno del personale che andrà in pensione nel 2020, e cioè sei unità per il nido e quattro unità per la scuola dell’infanzia; destinare ulteriori risorse, oltre i 78mila euro già stanziati, per garantire le sostituzioni del personale assente fino a Natale; l’avvio di una serie di tavoli tecnici per discutere sul futuro e sull’organizzazione dei servizi”.

Il dirigente – proseguono Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fp e Con-Fsal – ci ha illustrato le criticità che si sono verificate nei servizi a causa della carenza di personale. I soldi preventivati per le supplenze, in realtà, sono serviti per coprire i vuoti che si erano creati nell’organico del personale, i primi di settembre, a causa dell’allontanamento dal servizio di sei unità (tra scuola dell’infanzia e nido) per motivi di salute. Lui ha illustrato il reperimento delle risorse modificando due capitoli di spesa, la prima modifica di 50mila euro poi successivamente di altri 28mila euro e ora si è impegnato a trovare altre 50mila euro per arrivare a coprire le supplenze fino a Natale”.

Se il sindaco e la sua attuale Giunta – concludono le organizzazioni sindacali – non daranno ascolto alle nostre richieste, vanificheranno il lavoro dei mesi passati che ha portato all’assunzione di alcune educatrici, facendo sembrare tutto quello che è stato fatto come un’operazione di facciata. È evidente che noi vigileremo e se non verranno rispettati gli impegni, come è nostra consuetudine, attiveremo le iniziative sindacali utili per tutelare le educatrici, i genitori e i bambini del comune di Perugia”.


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