Scs, avvinti come l’edera. Nuovo ricorso per fermare Cda. Soci romani studiano azioni legali. Il corvo diventa internauta - Tuttoggi.info

Scs, avvinti come l’edera. Nuovo ricorso per fermare Cda. Soci romani studiano azioni legali. Il corvo diventa internauta

Redazione

Scs, avvinti come l’edera. Nuovo ricorso per fermare Cda. Soci romani studiano azioni legali. Il corvo diventa internauta

Dom, 27/11/2011 - 21:39

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Avvinti come l’edera….alla poltrona. Se nell’immaginario collettivo la pianta dalle foglie benefiche e dai frutti velenosi riveste un ruolo romantico, a significare un abbraccio avvolgente, a Palazzo Pianciani l’edera potrebbe essere presa a simbolo del braccio di ferro in piedi da ormai quasi un mese fra la maggioranza del board (Solfaroli, Cucchetto, Protasi e Raggi) e gli antoniniani (Antonini, Bellingacci e Zuccari, i primi due rispettivamente presidente e vice della holding che controlla Banca Popolare Spoleto). Per domani alle 10.30 è fissato il Cda che il vicepresidente vicario Solfaroli ha convocato – clicca qui – in risposta all’ultima ‘mossa’ del presidente che aveva annullato quello di mercoledì scorso.
In queste ore però si apprende che il Tribunale di Spoleto sarebbe stato nuovamente investito di un nuovo ricorso d’urgenza per sospendere la convocazione. Il terzo in poco meno di 3 settimane. La decisione del magistrato dovrebbe arrivare domani mattina, quando si saprà se i contrari all’antoninipensiero potranno o meno votare la mozione di sfiducia nei confronti dei n. 1 e 2 di Scs, ovvero Antonini e Bellingacci. Che possono contare nel Cda sull'appoggio dell'avvocato Michelangelo Zuccari (nella foto), consigliere della controllante e vie presidente vicario della controllata Bps.
Blocco attività – di certo resta il blocco totale delle attività del board della Holding che non si riunisce più dal 7 ottobre scorso. Ne è una riprova un recente documento, datato 15 novembre, apparso sul sito istituzionale della Cooperativa in merito alla adesione di nuovi soci alle azioni Scs. Leggiamo: “…entro i primo 10 giorni del corrente mese di novembre si sarebbe dovuta tenere una seduta consigliare al fine di poter dar corso all’emissione delle azioni sottoscritto nel secondo dei 13 periodi di offerta mensile (1/10 – 31/10). La prevista seduta del Cda, per questioni organizzative interne, non ha potuto aver luogo entro il termine sopra indicato”. E ancora: “Si comunica che la predetta seduta consigliare si terrà quanto prima possibile, e comunichiamo che nel II periodo di offerta i soggetti richiedenti sono stati n. 85 per un numero totale di 3.400 azioni”. Cosa intenda per “prima possibile” lo sa solo Antonini, visto che, d’accordo con i fedelissimi, di tenere il board non ne vuol proprio sapere. Almeno fino al prossimo 17 dicembre quando, dinnanzi all’assemblea dei soci, conta di ottenere la fiducia e scalzare di sella i ‘dissidenti’. Fino ad allora però gli aspiranti soci dovranno attendere. Il danno di immagine per la cooperativa è evidente e ci sarebbe pure da domandarsi se la bufera in atto non faccia desistere nuovi aspiranti soci.
L’azione dei soci – forse è su questo, di certo anche sulla nota Relazione di Banca d’Italia che portò al defenestramento da Bps di Antonini e Bellingacci, che un gruppo di soci romani ha fatto sapere di voler valutare “una azione legale nei confronti dell’attuale vertice Scs, incluso il collegio sindacale” (come si ricorderà il collegio, contro il parere del presidente, ha indetto l’assemblea dei soci per il prossimo 17 dicembre). Tanto da aver incaricato, a quanto si apprende, lo studio del noto avvocato Paolo Ferro Luzzi – fra i maggiori esperti in Italia di diritto societario ed Emerito di diritto bancario alla Sapienza – di studiare la vicenda.
Il corvo internauta – l’ultimo dei ‘veleni’ intorno a Scs-Bps arriva dalla rete. Un anonimo, che nella mail si firma “direzionegenerale…(omissis, n.d.r.)@ojooo.com”, ha diramato a decine di indirizzi la copia della Relazione della Vigilanza di Palazzo Koch. Un segreto di pulcinella visto che i contenuti dell’Ispezione sono stati riportati da alcuni giornali, anche di rilievo nazionale. Difficile capire se si tratti dello stesso ‘corvo’ che nei mesi scorsi ha inondato di missive le filiali Bps (ma anche la stessa Procura di Spoleto, che sul ‘caso’ Bps ha aperto una inchiesta, e le forze dell’ordine) contenenti precise accuse nei confronti dell’ex vertice Bps.

(Carlo Ceraso)
© Riproduzione riservata

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