Intervento e indagini della polizia di Stato del commissariato di Assisi
Non si fermano i provvedimenti del questore Giuseppe Bellassai per la movida giovanile turbolenta: gli agenti della polizia di Stato del commissariato di Assisi agli ordini del vicequestore Francesca Domenica Di Luca hanno notificato alcuni provvedimenti di Daspo urbano nei confronti di cinque ragazzi che, lo scorso gennaio, avevano creato disordini nelle pertinenze di un locale di Assisi.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, nello specifico i giovani avevano dato vita a uno scontro. L’immediato intervento degli agenti del commissariato assisano aveva impedito che la situazione degenerasse in più gravi conseguenze. “Il grave allarme sociale generato dall’accaduto e la situazione di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica avevano subito condotto gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura ad avviare il procedimento per l’adozione, da parte del Questore, del provvedimento di Daspo”, riassume la questura.
A tre dei cinque è stato vietato l’accesso al pubblico esercizio, nonché lo stazionamento nelle sue immediate vicinanze per un anno. A un altro ragazzo, invece, il divieto è stato emesso per una durata di 18 mesi, in quanto ritenuto principale protagonista dell’episodio. Sei mesi di divieto per il quinto giovane, in considerazione della condotta e del ruolo avuto durante gli scontri. I provvedimenti di divieto di accesso e avvicinamento ai locali sono misure di prevenzione di competenza dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza rientrante nelle categorie di divieto di accesso ad aree urbane (denominati DACUR), la cui disciplina è stata modificata nel 2020 all’indomani dei tragici fatti che portarono alla morte del ventiduenne Willy Monteiro Duarte. La violazione del provvedimento è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8mila a 20mila euro.