Si sono svolte oggi pomeriggio, al Duomo di Spoleto, le esequie del Prof. Giovanni Carandente, celebrate per l'occasione da Mons.Arcivescovo, Riccardo Fontana. Presente una delegazione del Comune di Spoleto con il gonfalone comunale. Già nella tarda mattinata era stata allestita una camera ardente presso la Galleria Civica d'Arte Moderna, quella creatura che tanto aveva voluto ed inoltre diretto il Prof. Carandente. La giornata di oggi era stata dichiarata dal Sindaco, Lutto cittadino, le bandiere (europea, nazionale e comunale) a mezz'asta o abbrunate sugli edifici comunali e, dalle 12.30 alle 18.30 sospese tutte le manifestazioni ricreative aperte al pubblico, organizzate e patrocinate dal Comune.
Presenti in Duomo molti dei protagonisti della scena culturale della città oltre a Francesco Scoppola (Soprintendenza archeologica dell'Umbria).
Nella sua omelia Monsignor Fontana ha detto “Carandente lascia una catena di amicizie e di rapporti umani. Spoleto perde una paternità intellettuale, lasciando in molti il rimpianto e in tutti il vuoto. E' stata voltata ancora una pagina per la città di Spoleto che oggi perde un grande uomo che visse in ambienti eterogenei, spesso lontani dalla tradizione cristiana ma che riusci sempre a mantenere il desiderio semplice e concreto della vicinanza con il Signore”
“Ha aiutato tante volte il prossimo – conclude l'Arcivescovo di Spoleto – soprattutto i giovani indicandogli la strada da intraprendere, il percorso da seguire. Ha praticato carità e solidarietà senza rinunciare alla libertà, all'intelletto e alle realtà più alte e nobili”.
Massimo Brunini intervenendo aggiunge “L'ho conosciuto nel '99 in occasione della mia prima candidatura, abbiamo avuto un rapporto profondo fatto di affetto e rispetto. Nei lavori a Palazzo Collicola lui è stato il garante perfetto. Ha donato tanto alla Gcam, tutto il suo patrimonio culturale circa 30mila volumi, perchè era convinto che la Galleria sarebbe diventata una realtà di grande prestigio. La città lo ha amato e io voglio dedicargli un ultimo ringraziamento, Spoleto perde un intellettuale e un amico sincero.”
Tocca poi al Sovrintendente Scoppola leggere un telegramma inviato dal Ministro Sandro Bondi, nel quale lo stesso si dice colpito da un profondo ed incolmabile dolore per la scomparsa di Carandente. Ed è sempre Scoppola che nel leggere una lettera di commiato di Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, al termine si commuove.
Chiude la serie di interventi commemorativi l'Assessore alla Cultura , Arch. Giorgio Flamini “Giovanni era un uomo di spirito e coraggio e lo ha sempre dimostrato in tutto ciò che ha fatto negli anni.”
Flamini legge anche due lettere scritte da due famosi artisti, Arnaldo Pomodoro e Beverly Pepper. Gli artisti avevano infatti conosciuto il Critico in occasione della famosa mostra del '62 in occasione del Festival dei Due Mondi, “Sculture in Città”.
Le spoglie del Prof. Giovanni Carandente verranno tumulate a Spoleto nella tomba di famiglia.