Carlo Ceraso
Jacopo Brugalossi
Frasi pesantissime, commenti che ledono la dignità del piccolo Jacopo Riganelli (il bimbo morto qualche giorno fa nell'auto del papà a Passignano sul Trasimeno) e dei suoi familiari. E' quanto sta avvenendo su Facebook dopo che qualcuno aveva aperto un profilo dedicato al bimbo perugino. Non è ancora dato sapere se chi ha aperto la pagina, intitolata “JACOPO RIGANELLI – un altro angelo volato in cielo (11 mesi)”, sia in buona fede, spinto dalla volontà di ricordare lo sventurato piccolo, o meno. Perchè fino ad ora l'autore del profilo non ha pensato di rimuovere la pagina, così da non consentire più a nessuno di lasciare certi messaggi e foto, che con ogni probabilità verranno perseguite in sede penale. Sin dal primo post – datato 28 maggio – si può notare come gli idioti di turno abbiano preso di mira la pagina per commenti di pessimo gusto. Ovviamente ci sono anche tante persone che si dicono indignate per come sta evolvendo la 'bacheca degli annunci'. La pagina però resta ancora su, nonostante la Polizia postale di Perugia, che già indaga per individuare i responsabili dei post e delle foto offensive, abbia ordinato a Fb di rimuoverla (uno strumento per accelerare l'operazione potrebbe essere quello di 'segnalare' il profilo, come ha immediatamente fatto ad esempio Tuttoggi.info). Gli inquirenti, coordinati dal vicequestore Annalisa Lillini, hanno già individuato 10 utenti di Facebook (molti dei quali nascosti dietro nick name) la cui posizione sarà valutata nelle prossime ore dal pm di Perugia. “La madre degli imbecilli è sempre incinta”, recita un detto popolare: anche in questo caso c'è stata una triste conferma.
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