Grande festa ad Assisi per il cinquantesimo compleanno degli Sbandieratori di Assisi, che il 10 e l’11 ottobre hanno organizzato una due giorni per celebrare “la tradizione storica, culturale e artistica legata alla bandiera, coinvolgendo membri storici, cittadini e gruppi ospiti provenienti dalle città di Firenze, Faenza, Gualdo Tadino e Gubbio, realtà che vantano una lunghissima tradizione nel campo delle rievocazioni storiche e delle esibizioni di bandiera”, come ha spiegato il presidente del sodalizio, Francesco Mancinelli.
Dopo la presentazione del libro celebrativo “50 anni di Storia”, edito da Assisi Mia, che ripercorre con immagini e testi i primi 50 anni di vita dell’associazione , e la conferenza “Bandiere e vessilli, dal Medioevo alle rievocazioni e feste storiche”, con gli interventi del professor Francesco Pirani (Università di Macerata) e della professoressa Elisabetta Salvatori (Università di Pisa), è stata inaugurata, in piazza del Comune, la mostra fotografica dedicata alla storia degli Sbandieratori di Assisi, con immagini, video e documenti storici, a ingresso libero e aperta fino al 19 ottobre 2025. Sabato il grande spettacolo, un corteo itinerante per le vie del centro storico, con gli Sbandieratori di Assisi affiancati dai gruppi ospiti – Bandierai degli Uffizi di Firenze, Sbandieratori Rione Rosso di Faenza, Sbandieratori di Gualdo Tadino e Sbandieratori di Gubbio – che si sono esibiti in Piazza Santa Chiara, Piazza del Comune e Piazza Superiore di San Francesco, dando vita a uno spettacolo che ha reso omaggio alla tradizione e alla passione per l’arte della bandiera.
Proprio sul prato della Basilica si è svolto lo spettacolo conclusivo di tutti i gruppi partecipanti, che congiuntamente hanno realizzato una coreografia comune con oltre 100 bandiere che hanno volteggiato insieme in un’esibizione unica, creando un momento di pura magia e coinvolgendo il pubblico in un tripudio di colori e movimento. A seguire, la consegna dei riconoscimenti e una conviviale finale. La due giorni è stata patrocinata dalla Regione Umbria e dal Comune di Assisi e sostenuta dalla Fondazione Perugia.
