di Ada Spadoni Urbani (*)
È mia opinione che sull’ospedale di Spoleto si sia adeguatamente investito in opere strutturali e macchinari. Sento per questo l’urgenza che i vuoti dovuti alla mancanza di personale medico, infermieristico e tecnico, oltre a quelli aperti a livello dirigenziale nei reparti del San Matteo degli Infermi, siano assolutamente ricoperti al più presto per non vanificare gli investimenti fatti e fornire una sanità di qualità come la struttura ospedaliera ha la potenzialità di offrire. La presidente Marini deve prendere atto che, di fronte ad una classe dirigente sanitaria che di fatto se n’è andata e alla diminuzione della stima dei cittadini nei confronti dei servizi sanitari sul territorio di Spoleto, non bastano mere dichiarazioni che sembrano analgesici a ristabilire la situazione. È ora di passare ai fatti perché sia fugato il timore di un disimpegno nei confronti del nosocomio spoletino. La condotta dei vertici della ASL n° 3, sommata alla disattenzione del sindaco e della giunta comunale di Spoleto, hanno reso concreto il sospetto che si volessero ridurre i servizi sanitari in un comprensorio che ha già dato e perso molto. Chiedo ora un impegno per una reale parità tra i comprensori della ASL 3. Ciò significa fare presto le nomine dei primari a Spoleto ed il completamento di tutta la pianta organica. C’è inoltre l’esigenze di avere servizi validi attraverso strutture territoriali per la diagnostica, la riabilitazione e l’assistenza lungodegenti e convalescenti in grado di assicurare risposte adeguate alle famiglie liberandole da compiti gravosi e limitando i ricoveri ai casi di assoluta necessità.
È inevitabile, poi, che la prima nomina da fare resta quella dell’assessore alla sanità. Di fronte al prossimo passaggio dai costi storici ai costi standard, solo un assessore impegnato a tempo pieno potrà garantire l’attenzione politica necessaria ad un comparto così complesso della realtà amministrativa di esclusiva competenza regionale ed evitare gli strabismi che talora colpiscono chi ha troppo da fare e ha un visus limitato.
(*) Senatrice Pdl