Ci sono 7 indagati tra i ragazzi protagonisti della rissa in centro nella folle serata di venerdì 22 maggio, nel primo weekend di riapertura dei locali nella Fase 2 dell’emergenza Covid 19.
Due di loro, 20enni, sono indagati anche per lesioni. Si tratta dei due ragazzi accusati di aver picchiato il 19enne in piazza Grimana, per quello che sarebbe stato il secondo atto della rissa, dopo le botte in piazza Danti. Il 19enne è stato operato lunedì scorso all’ospedale Santa Maria della Misericordia, dove gli è stata ricostruita la mandibola fratturata. Anch’egli è tra gli indagati, per rissa.
Nelle abitazioni dei due giovani accusati di lesioni, e di un terzo ragazzo, nella giornata di sabato sono state effettuate perquisizioni disposte dal sostituto procuratore che indaga, il sostituto procuratore Gemma Miliani.
Tre dei 7 ragazzi indagati per la rissa sono di origini campane, gli altri 4 perugini.
La nuova ordinanza
La rissa e l’assembramento per la cosiddetta movida, avevano fatto finire Perugia nelle cronache nazionali. Tanto che il giorno dopo il sindaco Romizi aveva emesso un’ordinanza restrittiva, nei fine settimana, per i locali del centro storico e della zona di Fontivegge.
Ordinanza che è stata sostituita da un’altra che fissa alle 24 l’orario di chiusura dei locali, dopo un confronto con l’associazione commercianti e le forze di polizia in Prefettura.
I controlli
Venerdì e sabato, con le nuove regole in vigore e massicci controlli da parte della polizia locale e delle forze di polizia, non si sono verificati assembramenti o incidenti nelle zone interessate.
Tamponi ai “ragazzi della movida”
Intanto domani (lunedì) ultimo giorno (salvo diverse necessità) di tamponi presso il Coc di Santa Lucia per i cosiddetti “ragazzi della movida”, i giovani che quel venerdì 22 maggio si trovavano in centro nella zona di piazza Danti.
In tanti hanno accolto responsabilmente l’invito dell’amministrazione comunale a sottoporsi al tampone, gratuito e in forma anonima. Nei primi tre giorni se ne sono presentati al Coc oltre 500, dopo aver preso appuntamento. Complessivamente, dunque, circa 600 ragazzi effettueranno il tampone. Finora i risultati sono stati tutti negativi.