Riapre lo storico Rifugio Corsini

Riapre lo storico Rifugio Corsini

Redazione

Riapre lo storico Rifugio Corsini

Sab, 22/05/2021 - 10:33

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Domenica 30 maggio l'inaugurazione, con rappresentanti istituzionali dell'Umbria e delle Marche | Nel 2017 era stato distrutto da un incendio

Riapre lo storico Rifugio Corsini, sul Monte Nerone, un luogo simbolo per i tifernati. Ricompreso tra i Comuni di Piobbico ed Apecchio, da domenica 30 maggio torna alla vita lo storico Rifugio Chalet Principe Corsini, costruito nel 1967 e così intitolato in atto di gratitudine al Principe Corsini per aver concesso in comodato d’uso i terreni per la pratica dello sci.

Distrutto da un incendio nel 2017

Distrutto da un incendio nell’estate del 2017, ospitava ogni anno migliaia di persone: l’influenza e l’importanza di questo Rifugio sono state da sempre percepite da tutti gli abitanti dell’entroterra umbro-marchigiano che ne avevano fatto, negli anni, meta preferita per le uscite di famiglia, per escursioni, per passeggiate, torrentismo, visite speleologiche, ciclismo, trekking, arrampicate sportive, sport invernali e tanto altro.

In un anno segnato dalla pandemia a livello globale, la ripartenza del Rifugio Chalet Principe Corsini può essere un simbolo di rinascita di questi luoghi e delle aree interne in generale, un turismo di prossimità, sostenibile e green, per gli amanti degli spazi aperti. Il Rifugio si inquadra come Rifugio Cai, ed è stato rimesso in piedi dalle fondamenta, grazie all’impegno costante della Società Sciovie Monte Nerone, il presidente, Piero Eugenio Burani in testa, insieme a tutti gli enti che hanno contribuito alla ricostruzione e riqualificazione della struttura, ovvero l’Unione Montana Alta Valle del Metauro, il Comune di Piobbico, il Comune di Apecchio, l’Unione Montana Catria Nerone, la Provincia di Pesaro e Urbino, la Regione Marche.

I nuovi gestori, che hanno deciso di credere in questo progetto con un grande atto di coraggio in un momento come questo, sono le ditte Pian del Bosco ed Urbino Incoming. Luogo di accoglienza, ricovero e ristoro per escursionisti ed alpinisti, è un punto di riferimento per tutti i frequentatori delle terre alte, presidio di sicurezza in alta montagna in grado di monitorare il territorio e dare informazioni importanti a tutti i fruitori. E’ presente anche un bivacco, allo scopo di assicurare al Rifugio Corsini il suo ruolo storico di luogo di riparo e accoglienza (anche in emergenza) per gli amanti della montagna.

Tante autorità all’inaugurazione

Parteciperanno all’inaugurazione, organizzata dalla Società Sciovie Monte Nerone, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il vicepresidente della Regione Marche Mirco Carloni, il presidente della Provincia di PU Giuseppe Paolini, il sindaco di Piobbico, il sindaco di Apecchio, la presidente dell’Unione Montana Alta Valle del Metauro e molti amministratori pubblici del territorio anche del versante umbro-tifernate.

Le istituzioni: valore affettivo per la comunità tifernate

“La riapertura dello storico Rifugio Corsini, rinnovato e con servizi ricettivi potenziati, oltre che rappresentare un segnale di speranza e ripartenza proprio ora che quasi tutte le attività tornano gradualmente alla normalità, assume per la nostra comunità tifernate in particolare un valore affettivo notevole. Monte Nerone è la montagna dei tifernati da sempre, non solo degli sportivi appassionati dello sci, del trekking, del ciclismo e delle escursioni, ma delle famiglie che dagli anni sessanta in poi in quello stupendo scenario hanno trascorso momenti di relax e soggiorno che sono parte della nostra storia locale. Il taglio del nastro dunque sarà un modo per noi del versante umbro di ricordare ed essere riconoscenti a tifernati illustri e appassionati di sport, ambiente e turismo, come l’indimenticato e amico Sergio Scarscelli, noto commerciante, consigliere comunale, presidente dell’associazione di categoria che ha contribuito assieme ad altri tifernati alla nascita e all’attività del rifugio e alle pratiche sportive, sci su tutto, connesse. Impegno che poi dopo, la sua scomparsa, è proseguito attraverso il figlio Roberto che ha portato avanti assieme a tanti altri appassionati sportivi della nostra città il progetto di rinascita del rifugio che dalla fine del mese tornerà ad essere il punto di riferimento della comunità locale legata da sempre da vincoli di amicizia alle vicine marche, ad Apecchio, Piobbico e Fano in particolare”, hanno precisato il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta e gli assessori allo Sport e Turismo, Massimo Massetti e Riccardo Carletti.

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