In occasione degli itinerari “La strada del tessile in Umbria” 2008, promossi dall'Assessorato alle Attività produttive della Regione dell'Umbria, riapre al pubblico il Museo del Tessile e del Costume della città di Spoleto. Dal giovedì 1° maggio al Piano Nobile di Palazzo Rosari-Spada, ex sede della Pinacoteca Comunale, sarà esposta parte della collezione del museo. Il museo è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì e il martedì, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19. L'ingresso è da Corso Mazzini e da Via delle Terme.
Inserito fra i musei e le collezioni che fanno parte del progetto “La strada del tessile in Umbria”, da giovedì 1 maggio a domenica 4 maggio sarà possibile visitare gratuitamente il Museo del Tessile e del Costume tramite visite guidate previste alle ore 11.30 e alle 17. Per prenotarsi si può contattare la Soc. Coop. Sistema Museo (0743/46434) o l'ufficio IAT di Spoleto (0743/238921).
Il patrimonio tessile spoletino che sarà esposto nella Pinacoteca Comunale, originariamente costituito da soli 300 pezzi fino al 1988, è prodotto dall'insieme di più raccolte pervenute nell'ultimo trentennio con atti di acquisto e di donazione che hanno arricchito notevolmente la sezione dei Tessuti Antichi. Alla raccolta tessile della Pinacoteca Comunale di Spoleto, costituita da preziosi paramenti sacri, abiti dei Priori della locale città, completi di copricapo, cravatte e catene d'oro, da livree e gilet dei valletti comunali, da tappezzerie da parete, da bandiere storiche, da una serie di cinque arazzi provenienti dall'eredità della Regina Cristina di Svezia e successivamente acquistata dai Marchesi Collicola, e da un tappeto persiano seicentesco, si è aggiunto il cospicuo Fondo Bianca e Virgilio Portoghesi. Tale Fondo è costituito da oltre 1.500 pezzi databili tra il XIV ed il XX secolo, di proprietà di Lucia Portoghesi e acquistato dal Comune di Spoleto trenta anni or sono. Questa prestigiosa collezione conserva manufatti provenienti da tutte le regioni italiane e da numerosi paesi esteri quali: Stati Uniti d'America, Francia, Inghilterra, Austria, Paesi Balcani, Isole dell'Egeo, Turchia, Persia, Cina e Russia. Alla molteplicità manifatturiera del Fondo B. e V. Portoghesi si aggiunge la varietà di tipologie di confezionamento: paramenti liturgici, tessuti per l'arredamento della casa, costumi maschili e femminili, accessori di costume come: scarpe, borsette, merletti, copricapi, scialli, guanti, calze, fazzoletti ed oggettistica varia. Seguono le collezioni di Amleto Morosini contenenti tessuti popolari umbri e tessuti operati databili tra il XIV ed il XVIII secolo e di Giuliano Angelini, recentemente acquistati dal Comune di Spoleto. Si aggiungono generose donazioni costituite da una pianeta Settecentesca donata dall'Avvocato Cesare Antonio Maori, dal Fondo Lamberto Gentili, composto in larga parte da tessuti popolari provenienti da paesi dell'Umbria meridionale, databili tra il XVII ed il XIX secolo; la donazione delle nobili famiglie spoletine Arroni e Sordini, con testimonianze di costumi femminili ed accessori del XIX e XX secolo; la donazione Elio Panizzi formata da divise della Marina Militare della prima metà del XX secolo, dalla donazione della Marchesa Amalia Costa nella quale emergono copricapi maschili e femminili e infine dalle donazioni di Lina Caravani, di Ester Giovacchini e di Giovanna Silvestri, eseguite durante le operazioni di inventariazione dell'ingente patrimonio tessile del Comune di Spoleto.