Al via un progetto pensato per valorizzare e sviluppare il patrimonio apistico di Gubbio e del territorio. L’assessore Uccellani: “Un volano per il recupero di attività agricole e la creazione di percorsi educativi e culturali”
Il Comune di Gubbio ha firmato un protocollo d’intesa con l’associazione “La Porta dell’Umbria”, per l’avvio del progetto “Riapiamoci”, pensato per valorizzare e sviluppare il patrimonio delle api del territorio attraverso una serie di attività che coinvolgeranno tutti i cittadini.
“L’obiettivo generale – spiega l’assessore alle Politiche di filiera nell’Agricoltura Giovanna Uccellani – è quello di rivitalizzare ampie aree del nostro Comune per sfruttare al meglio il valore delle sue risorse ambientali, storiche e agricole, dando così un supporto allo sviluppo di attività legate alla implementazione della popolazione apistica e al recupero di aree naturali”.
Lo scopo del progetto è anzitutto ampliare il patrimonio apistico locale, favorendo l’inserimento di nuove arnie e incentivando la coltivazione e l’impiantamento di specie che favoriscano la sopravvivenza delle api con azioni mirate. Tramite ciò si favorirà interventi per il recupero di zone pubbliche e private, contribuendo al mantenimento della biodiversità sia nelle campagne sia nel tessuto urbano.
“Si punterà – prosegue l’assessore – anche al recupero delle attività agricole, prevalentemente biologiche, per favorire la conservazione del patrimonio rurale. Pensiamo anche a creare veri e propri percorsi agricoli, con itinerari tematici, per usi didattici e turistici, che ci permetteranno anche di promuovere l’immagine di Gubbio come Comune fiorito. Tutte le attività commerciali, turistiche, scuole e cittadini verranno coinvolti come parte attiva nel progetto. E’ prevista anche la realizzazione di un portale dedicato, dove verrà esposto lo stato di avanzamento del lavoro”.
Lo sviluppo di “Riapiamoci” comporterà l’elaborazione di una serie di attività operative che, secondo un calendario ben preciso, individueranno anche le risorse umane e finanziarie per lo sviluppo dei singoli aspetti. Si partirà con un censimento di apicoltori, terreni e popolazione apistica attualmente presente, per arrivare poi a sviluppare iniziative e piani “che ci consentiranno – chiude l’assessore – di partire dalle api per rilanciare un intero territorio”.