Riaperta al traffico la parte iniziale di via Campagnola. Dopo essere stata chiusa alla fine di maggio per consentire i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte che si trova all'imbocco della strada, in corrispondenza di via Piave, più noto come Ponte Antimo, così come previsto nel progetto di messa in sicurezza del torrente Renaro realizzato dal Consorzio della Bonificazione Umbra.
L'intervento, per il quale si stanno mettendo a punto, in questo contesto, anche altri interventi tecnici, ha coinvolto una delle più importanti arterie viarie della città di Foligno che collega l'uscita di Foligno est con la frazioni di San Paolo, Scanzano e Vescia oltre che con il popoloso quartiere di Sportella Marini e lo stabilimento Ogr-Omc di Trenitalia
Riaperto in tempo utile, stimato in quattro mesi dalla chiusura, nonostante le innumerevoli difficoltà riscontrate, dapprima durante la fase preparatoria di demolizione, a seguito di innumerevoli reti tecnologiche (quelle che in gergo tecnico si chiamano “sottoservizi”) che erano collocate all'interno della soletta del vecchio ponte, poi dal riallaccio delle stesse che hanno comportato alcuni periodi di fermo lavorativo all'impresa esecutrice, la Seas Spa di Umbertide, che nonostante tutte le problematiche tecniche, ha collaborato affinché venisse conclusa la ricostruzione del ponte e venisse riaperto al traffico, dimostrando così solidità e serietà.
L'intero intervento previsto in progetto è stato pressoché completato, mancano essenzialmente le lavorazioni di “rifinitura”, tra cui il montaggio dei guard-rail sui tre ponti demoliti e ricostruiti, la pavimentazione del percorso pedonale realizzato fra viale Ancona e via Montello, il rivestimento a pietra del viadotto della nuova statale 3 “Flaminia” e poco altro ancora.
Per l'ultimazione dei lavori dovrebbero essere necessari ancora due mesi, anticipando così la scadenza prevista per la metà di dicembre.
Il Consorzio della Bonificazione Umbra sta predisponendo una perizia di variante che prevede l'estensione degli interventi a monte della zona interessata, per mitigare il possibile trasporto solido in caso di evento alluvionale, il ripristino di alcune zone in dissesto, e la realizzazione del ponte in via Garigliano in sostituzione della passerella esistente.