Scoppia a Foligno il caso del servizio di assistenza a 11 bambini disabili, che secondo alcune dichiarazioni fatte dai genitori degli stessi ad organi di stampa locali, sarebbe in seria difficoltà tanto da considerarsi a rischio chiusura, nella migliore delle ipotesi. Sull'argomento, innegabilmente di particolare delicatezza, si sono scatenate una serie di dichiarazioni e prese di posizioni come quella dell'Onmic Umbria, che per bocca del Presidente regionale Stefano Babucci afferma “Nella società di oggi il numero di persone disabili è in continuo aumento e in un comprensorio come quello folignate, di grandi dimensioni con circa 54mila residenti, problematiche di questo genere sono sempre più diffuse. Anche per questo la scelta di tagliare servizi ai portatori di handicap appare quantomeno discutibile. Resta da capire, a questo punto, quale risposta vorrà dare l'amministrazione comunale”.
Dello stesso tenore l'intervento in giornata di Aldo Tracchegiani, Presidente nazionale di Italia Federale, “La giunta di centrosinistra che guida Foligno dopo essersi lamentata delle scelte del Governo non ha fatto alcun cenno all'accordo Stato-Regioni, recentemente firmato, che ha provveduto alla redistribuzione di fondi non trascurabili su capitoli di spesa che prima erano stati tagliati. Ora, invece, ecco che vengono ridotte le voci di spesa per il sostegno alla disabilità: ci dicano chiaramente come intendono reperire le risorse per affrontare questa problematica.”
Per chiudere sul nascere la polemica, nel pomeriggio l'Assessore Christian Napolitano con una dettagliata nota stampa chiarisce gli aspetti della questione, e smorza definitivamente ogni illazione.
Ecco il testo:
“In merito alla notizia secondo cui 11 bambini o ragazzi disabili saranno privati dell'assistenza socio-sanitaria e, perciò, costretti a rimanere a casa, si comunica che la stessa è priva di ogni fondamento.
Pur in una situazione di tagli gravissima, infatti, l'amministrazione comunale si è prodigata affinché, in un quadro di minori risorse, si potesse garantire alle persone con disabilità, siano esse adulte o minori, lo stesso livello qualitativo e quantitativo dei servizi finora erogati.
Per quanto riguarda i minori disabili, il servizio socio-riabilitativo denominato “Pollicino” è effettuato presso la struttura di Via Fedeli della cooperativa ElleElle, convenzionato con la ASL n. 3, con 18 posti accreditati, ed al quale il Comune di Foligno dà annualmente un contributo. Né da parte del Comune, né da parte dell'ASL è stata prevista alcuna modificazione di tale rapporto.
Per quanto riguarda i disabili adulti, i centri socio-riabilitativi pubblici sono tre: “La Serra”, che si trova a Borroni ed ospita 21 utenti, il “Laboratorio”, che si trova a Prato Smeraldo e ospita 25 utenti e “L'orizzonte”, che si trova presso la struttura “G. Palmas” e che ospita 12 utenti. Oltre a questi centri, la cui gestione è delegata all'ASL n. 3, vi è il centro socio riabilitativo della ElleElle, non convenzionato con l'azienda sanitaria, che ospita 11 disabili adulti. Tali servizi si svolgono tutte le mattine, per cinque giorni la settimana. Per nessuno di questi centri, sia quelli pubblici che quello privato, è stato previsto alcun ridimensionamento e, anzi, attraverso le risorse del PRINA, il Comune e l'ASL hanno programmato anche una serie di prolungamenti orari, di cui alcuni sono già partiti da un anno.
Accanto a questi servizi socio-riabilitativi, il Comune di Foligno, con costi interamente a suo carico, finanzia anche un servizio socio-educativo, per 25 disabili adulti, che si svolge presso la struttura “G. Palmas”, in un orario pomeridiano, per tre ore al giorno, per cinque giorni alla settimana, più due fine settimana al mese di residenzialità programmata, come intervento di sollievo alle famiglie.
A seguito dell'attuazione del Piano Regionale per la Non Autosufficienza (PRINA), nel quale vengono stabilite le competenze dell'Ente Locale e dell'ASL nella ripartizione finanziaria della spesa, si è provveduto alla riorganizzazione e razionalizzazione del servizio, senza alcun taglio orario per gli utenti. A partire del 1° febbraio, infatti, resteranno a carico del Comune di Foligno due pomeriggi a settimana, più i due fine settimana al mese, mentre i restanti tre pomeriggi verranno finanziati dal PRINA: per le famiglie e per gli utenti, quindi, non vi è stato alcun ridimensionamento del servizio.
Stupisce, allora, come alcune famiglie interessate, senza chiedere alcun confronto con l'assessorato, abbiano avviato una polemica basata sul nulla. D'altra parte, che un familiare o un genitore si possa allarmare, anche in maniera scomposta, è forse comprensibile: resta, però, da capire chi abbia messo in giro la falsa notizia dei tagli ai servizi per disabili, facendo terrorismo psicologico presso le famiglie.
Se la preoccupazione che viene evidenziata riguarda i servizi alle persone disabili, minori e adulte, si ribadisce che questi non subiranno alcun taglio: agli utenti e alle loro famiglie verrà, infatti, garantito lo stesso livello qualitativo e quantitativo degli attuali servizi.
Se, invece, dietro questa polemica vi è la strumentalizzazione di qualche cooperativa, preoccupata del mantenimento del proprio fatturato, questo assessorato non può che evidenziare che i servizi dati in gestione sia dal Comune che dall'ASL n. 3 sono affidati secondo gare ad evidenza pubblica, e che non è certo la politica che può sovvertire l'esito di un appalto.”
