Cambiano le modalità di raccolta differenziata porta a porta in Alta Marroggia. La Vus si prepara ad attuare la rivoluzione tra giugno e luglio sulla raccolta dei rifiuti a San Giovanni di Baiano, San Martino in Trignano e Baiano. Ad essere interessate sono circa 3.200 famiglie, che vedranno sparire l’attuale tris – tra i primi ad essere forniti a Spoleto – per la raccolta di carta, plastica e vetro, che sarà sostituito dalla raccolta domiciliare di carta, plastica, indifferenziato, organico e pannoloni. Spariranno quindi i bidoni stradali per indifferenziato ed organico, mentre torneranno in questa zona, dopo anni, quelli per la raccolta del vetro.
In questi giorni è partita la comunicazione alle famiglie da parte della Valle Umbra Servizi, che entro un paio di mesi sostituirà i kit per la differenziata, puntando così ad un aumento della percentuale di rifiuti differenziati.
Ed entro il 2019 altre 5.300 utenze vedranno sparire i bidoni dell’organico lungo la strada, così come quelli rossi per i pannoloni, tipologie di rifiuti che verranno raccolti anche questi con il porta a porta, per un totale di 8.500 utenze raggiunte entro l’anno. Sui pannoloni la sperimentazione è partita nei giorni scorsi a Foligno, pur con qualche disagio in questa prima fase di assestamento, con il ritiro che avviene tre giorni a settimana.
Il punto sulla raccolta differenziata a Spoleto è stato fatto giovedì mattina dall’assessore comunale alle partecipate Alessandro Cretoni e dal direttore di Vus, Walter Rossi, alla presenza del sindaco Umberto de Augustinis e del presidente dell’azienda municipalizzata Lamberto Dolci.
La situazione non è esaltante, anche se in pochi mesi si sono guadagnati ben 10 punti percentuali. Attualmente infatti la differenziata a Spoleto supera il 56% (dato Auri relativo al 30 aprile 2019), mentre a settembre scorso era a poco più del 46%. L’obiettivo da raggiungere è il 72,3% di differenziata entro il 2020 e rimuovere i cassonetti stradali, salvo quelli del vetro, dovrebbe essere un buon incentivo a differenziare maggiormente, invece che conferire i rifiuti nell’indifferenziato o abbandonarli fuori dai bidoni sulle strade. La Vus, infatti, ora punta sulla qualità, considerando che tutto il territorio comunale è coperto dal porta a porta. Molto si sta facendo anche nelle scuole, con il progetto We have a D.R.E.A.M..
Un’altra linea di azione sarà – ha annunciato Cretoni – quella della repressione: “L’Auri ci ha fornito delle fototrappole ed altre ne arriveranno, è stata stretta una convenzione con la polizia municipale per utilizzarle e presto ce ne sarà un’altra con i carabinieri forestali”. Insomma, basta furbetti.
Per aiutare i cittadini a differenziare correttamente, oltre al materiale informativo di Vus (presenta anche sul sito internet aziendale) c’è l’applicazione Junker, che indica anche i giorni di ritiro dei rifiuti e che fotografando il codice a barre di un prodotto indica dove va buttato.
A Spoleto, comunque, per quanto riguarda l’organico per lo meno, i cittadini sono abbastanza disciplinati. La qualità del rifiuto conferito è migliore ad esempio di quella di Foligno. Ed il porta a porta permette un margine d’errore minore rispetto a quello stradale: il livello di impurità nell’organico stradale è tra il 12 ed il 15%, nel porta a porta di circa il 5%.
Dei rifiuti visti come opportunità hanno parlato sia il presidente di Vus, Dolci – che ha ricordato l’impianto di biometano attivato a Foligno, che trasforma i rifiuti organici in gas – che il sindaco de Augustinis: “In alcuni paesi europei – ha osservato – il problema rifiuti non esiste, sono risorse. Ci arriveremo pure noi, perché è un fatto di sopravvivenza”.