Riduzione della produzione, sostegno alla raccolta differenziata, incentivi per i cittadini, superamento del sistema di conferimento in discarica attraverso l'utilizzo delle migliori e più innovative tecnologie. Sono gli obiettivi emersi ieri mattina durante l'incontro tra i presidenti dei gruppi dell'Unione in Consiglio regionale (Gianluca Rossi, Pd; Stefano Vinti, Prc; Ada Girolamini, Sdi; Roberto Carpinelli, Pdci; Oliviero Dottorini, Verdi Civici), la presidente Lorenzetti e l'assessore Bottini, convocato per una prima valutazione in merito al percorso e alle linee d'indirizzo del prossimo Piano regionale dei rifiuti. “L'incontro – si legge nella nota stilata dai capigruppo – è stato aperto dalla presentazione di un report sui dati e il quadro di riferimento. Si è unanimemente convenuto che entro l'estate prossima il Consiglio regionale dovrà affrontare l'argomento e i rappresentanti della Giunta si sono impegnati affinché il Consiglio possa discutere entro la primavera le linee d'indirizzo strategico da cui scaturirà il prossimo Piano”. Sono state individuate come prioritarie le azioni dirette alla riduzione della produzione dei rifiuti (la cui produzione è passata, in dieci anni, da 372 mila a 552 mila tonnellate), agendo insieme al mondo produttivo e alla grande distribuzione. La raccolta differenziata deve porsi l'obiettivo del recupero del 60 per cento dei rifiuti, intraprendendo azioni fortemente innovative per rendere omogeneo il dato regionale e raddoppiare l'attuale soglia del 30 per cento. Nel prossimo Piano verranno quindi individuate le aree del territorio regionale in cui prevedere lo sviluppo di due diversi schemi di servizi: raccolta differenziata domiciliare e raccolta differenziata stradale.É stato deciso di utilizzare la leva tariffaria (pur senza prevedere aumenti) in modo da premiare i cittadini virtuosi che si impegnano nella riduzione della produzione e nel riciclaggio dei rifiuti, diminuendo così le quantità da smaltire.”La chiusura del ciclo dei rifiuti -affermano infine i capigruppo dell'Unione – dovrà prevedere la definizione di un sistema impiantistico di trattamento e smaltimento attraverso appositi impianti, con l'obiettivo del progressivo superamento del sistema di conferimento in discarica con il ciclo integrato, attraverso investimenti sull'utilizzo delle migliori e più innovative tecnologie sperimentate in Italia e in Europa per raggiungere un alto e qualificato livello di qualità e sostenibilità ambientale, economica e sociale in Umbria”.