"Qualità aria di Gubbio tra migliori dell’Umbria", i risultati di 10 anni di monitoraggi compiuti da Arpa - Tuttoggi.info

“Qualità aria di Gubbio tra migliori dell’Umbria”, i risultati di 10 anni di monitoraggi compiuti da Arpa

Davide Baccarini

“Qualità aria di Gubbio tra migliori dell’Umbria”, i risultati di 10 anni di monitoraggi compiuti da Arpa

Mar, 14/11/2023 - 14:39

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Le poche criticità presenti non superano limiti di legge mentre i valori più alti sono quelli del Pm 10 in piazza 40 Martiri (anch'essi mai oltre la norma) | Rassicurante anche impatto dei cementifici, il sindaco Stirati "Numeri che ci rassicurano"

Sono stati presentati stamattina (14 novembre), a Palazzo Pretorio, i risultati di 10 anni di monitoraggi della qualità dell’aria compiuti da Arpa nel Comune di Gubbio.

“Un’occasione importante – l’ha definita il sindaco Filippo Stirati insieme al vice Alessia Tasso – che restituisce a cittadini e istituzioni dati, numeri e rilevazioni nell’ambito di quella operazione di trasparenza che l’amministrazione, interpretando esigenze della comunità, porta avanti anche attraverso la consolidata professionalità di Arpa. Accanto al lavoro dell’Agenzia questa amministrazione ha commissionato, come noto, anche una serie di studi all’Università La Sapienza e al Cnrr, e siamo ora in procinto di veder partire una 2^ fase, in relazione all’introduzione della combustione di CSS da parte di un cementificio locale, che prenderà il via a inizio 2024”.

A presentare il lavoro condotto da Arpa c’erano Marco Vecchiocattivi, responsabile Servizio Reti Aria di Arpa Umbria, e Sara Passeri, dirigente responsabile del Distretto di Gubbio. Nella sua relazione Vecchiocattivi ha ribadito che a Gubbio sono attive, da 10 dieci anni, cinque stazioni di monitoraggio, installate in Piazza 40 Martiri, in via Leonardo Da Vinci, a Semonte, Ghigiano e Padule. Oltre ai dati rilevati dalle centraline, sono più di 5mila le analisi in laboratorio fatte da Arpa in questi anni su polveri e deposizioni.

“Rispetto alla media regionale – ha esordito il responsabile – la qualità dell’aria a Gubbio è buona: ci sono alcune criticità, che mai però superano i limiti di legge. Il PM10 (polveri non visibili a occhio nudo con un diametro più piccolo di 10 micron) è il valore più critico in Umbria, ma i dati cittadini sono più che confortanti: i valori più alti sono quelli di Piazza 40 Martiri, per PM10 come per NO2, ma mai, nemmeno in questa zona, vengono oltrepassati i limiti di legge. Probabilmente questi numeri riguardano il volume di traffico in tale zona urbana e il riscaldamento delle abitazioni.

Per capire al meglio invece l’impatto dei cementifici – ha aggiunto – ci è sicuramente stato utile analizzare la qualità dell’aria durante i periodi di stop dei forni: il valore di emissione di PM10 non presenta variazioni significative. Sono, quindi, dati che rassicurano: la qualità dell’aria di Gubbio è tra le migliori dell’Umbria, e possiamo dire dopo oltre 10 anni di analisi e raccolta dati che i cementifici hanno impatti trascurabili nelle aree urbane”.

Stirati, in chiusura di incontro, ha ringraziato Arpa “per la dettagliata relazione, che restituisce una serie di conferme per quello che concerne le nostre intenzioni circa la viabilità di Piazza 40 Martiri, sulla quale stiamo lavorando anche grazie alla consulenza dell’Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici. Insieme stiamo infatti immaginando una nuova viabilità, e questi dati, in tal senso, confermano quello che pensiamo in termini di necessità di alleggerimento dell’area dal traffico veicolare“.

Quanto alle altre zone di rilevazione, siamo di fronte a dati capillari, approfonditi e molto confortanti, dei quali prendo atto con grande soddisfazione – ha concluso il sindaco – Sono sempre più convinto che sulla questione ambiente occorra acquisire un patrimonio metodologico e contenutistico che ci aiuti a guardare alla realtà delle cose con il giusto approccio: parlare di ambiente vuol dire parlare di una questione che dovrà a mio avviso sempre più essere caratterizzata da una visione non di protesta, ma capace di sporcarsi le mani e fare scelte. L’ambientalisimo non può essere solo un elemento di antitesi, ma un tema serio da trattare con dati scientifici a partire dai quali lavorare e prendere decisioni”.

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