Una storia iniziata un pò di tempo fa, che parla di donne e dei loro aguzzini, e che ricorda altri tristi e simili racconti. E' cominciato tutto nella tarda mattinata dello scorso 6 ottobre, quando personale della Stazione dei Carabinieri di Corciano, su indicazione della Centrale Operativa, intervenne tra Colle Umberto e Mantignana: poco prima era infatti pervenuta una richiesta d'aiuto al 112 da parte di una prostituta, percossa poco prima con una mazza da baseball da alcuni uomini, forse albanesi. Analoga sorte era toccata ad altre donne che da tempo si prostituivano sul tratto di strada tra San Giovanni del Pantano per Mantignana. Una volta intervenuti, i militari hanno accertato che le donne malmenate erano tre cittadine straniere di cui una rumena e due albanesi. Altre prostitute erano state picchiate, ma non si erano rivolte alle Forze dell'Ordine per paura di subire ulteriori pestaggi. Le tre donne, una volta dimesse dall'ospedale dove si erano recate per le cure del caso, refertate con prognosi da 5 a 10 giorni per le lesioni subite, hanno poi formalizzato l'atto di denuncia e la querela presso la Stazione dei Carabinieri di Corciano, chiarendo i fatti di quanto successo.
Le donne hanno riferito che, mentre erano per strada, erano state avvisate da alcuni loro clienti dell'arrivo di due nuove ragazze, da loro viste scendere in mattinata da due autovetture Audi. Una delle denuncianti ha chiarito alle nuove arrivate che il lavoro in quella località era poco anche per loro e una delle nuove venute, le rispondeva che era meglio che fossero loro a lasciare quel posto, poichè i loro protettori che le avevano accompagnate lì, di nazionalità albanese, avevano deciso dal quel momento di occupare quella zona. Passati pochi minuti, sopraggiungevano con due autovetture quattro uomini albanesi, per consegnare alle nuove arrivate profilattici e salviette umidificate. In quel momento hanno intimato alle altre prostitute di lasciare immediatamente quel posto perché ci dovevano lavorare le loro donne. Uno di questi albanesi si rivolgeva ad una delle tre, ed in lingua albanese minacciava che se non se ne fosse andata avrebbe sparato a lei e ai suoi familiari in Albania. Le prostitute a quel punto per prudenza hanno deciso di allontanarsi.
Non curanti delle minacce subite in quell'occasione le donne hanno ripreso il loro posto: lì c'erano anche le ragazze del giorno precedente e una di loro, vedendole, faceva una chiamata con il suo cellulare. Poco dopo sono giunti le auto del giorno precedente, questa volta con tre soli uomini a bordo. Una di queste macchine tentava di investire una delle prostitute che per puro caso riusciva a scansarsi di lato. Due uomini sono poi scesi con delle mazze da baseball, mentre l'altro restava alla guida di una delle due macchine, facendovi salire due delle prostitute rumene. Le donne sono state colpite violentemente con le mazze da baseball, ed in particolare una di loro era stata presa di mira. Altre prostitute presenti ai fatti si sono allontanate nei boschi soprastanti per paura.
Le indagini, durate circa due mesi, hanno portato alla identificazione dei conducenti ed intestari delle due autovetture, e del terzo uomo. Del quarto ancora nessuna identificazione. Le donne hanno anche effettuato una successiva ricognizione fotografica. Sulla scorta dellattività investigativa svolta, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, ha inoltrato all'Ufficio del GIP presso il Tribunale di Perugia una richiesta di applicazione della Custodia Cautelare in carcere nei confronti dei tre, ravvisando il pericolo di reiterazione dei reati della medesima indole.
Il GIP ha dunque emesso quindi misura cautelare in carcere nei confronti dei tre. Due di loro sono stati rintracci ad Ancona, ed ora sono agli arresti presso il carcere marchigiano.