Si avvicina la realizzazione del progetto “Casa della Salute di Gubbio”, illustrato nei dettagli oggi pomeriggio (martedì 26 febbraio) nella Sala Consiliare del Comune, con gli interventi del sindaco Filippo Mario Stirati, della vice Rita Cecchetti, del direttore generale della Usl Umbria 1 Andrea Casciari, del responsabile attività tecniche Usl Umbria 1 Fabio Pagliaccia, e con le conclusioni dell’assessore regionale alla Salute Luca Barberini. “Come amministrazione eugubina – ha esordito Stirati – abbiamo avuto subito chiara la prospettiva di utilizzo del contenitore dell’ex Ospedale di piazza 40 Martiri, con una parte destinata alla ‘Casa della Salute’ e una parte al trasferimento di quasi tutti gli uffici comunali, alla luce di una stretta collaborazione e intesa con Asl e Regione Umbria”.
E’ stato un percorso lungo e difficile, partivamo dalla revoca di circa 6 milioni e mezzo di euro per il fallimento del Puc 2, a causa di una previsione dell’amministrazione precedente, non plausibile e non accettabile, e con la necessità quindi di non disperdere queste importanti risorse, in parte già recuperate. Oggi possiamo dire che la nostra previsione era quella giusta e portiamo a casa l’Accordo di programma firmato con la Regione
“La sanità è certamente uno dei temi centrali e portanti in una comunità, – ha aggiunto Stirati – e la tutela degli interessi e dei diritti della salute pubblica è obiettivo fondamentale e prioritario. La realizzazione della ‘Casa della Salute’ completa il panorama dell’offerta dei servizi, con una struttura ospedaliera all’avanguardia, assicurando alla popolazione di un’area vasta un presidio dai validi contenuti medico-sanitari, in grado di rispondere alle sfide della modernità e ai bisogni dei cittadini”.
Nel ricordare le tappe che hanno portato in questi 4 anni al recupero di credibilità istituzionale del Comune, da un lato, e alla disponibilità economica dall’altro, grazie anche alla collaborazione con la Asl, la vicesindaco Cecchetti ha precisato: “Il Comune di Gubbio ha già in essere da tempo una serie di servizi alla persona dislocati in varie sedi. La ‘Casa della Salute’ crea un approccio culturale diverso, integrando e coordinando questi servizi, come il Centro Salute, il Consultorio, il Centro Salute Mentale, i Servizi dell’Età Evolutiva. Queste risposte pubbliche alle necessità della persona sono fondamentali e accompagnano gli individui durante tutto l’arco della vita”.
Dal canto suo, anche il direttore generale della Usl Umbria 1 Casciari ha ricordato: “Il progetto che presentiamo stasera rappresenta il punto di arrivo di un lavoro lungo e impegnativo che garantirà ai cittadini di Gubbio e del distretto dell’Alto Chiascio un riferimento, come Aggregazione Funzionale Territoriale, per tutti i servizi territoriali. Dal prossimo aprile prenderà il via la gara e prevediamo l’avvio dei lavori per l’autunno di quest’anno“. Fabio Pagliaccia ha ricordato i rallentamenti dell’iter burocratico dovuti anche ai numerosi sopralluoghi e verifiche della Sovrintendenza e ha poi illustrato in dettaglio l’elaborato progettuale, il rendering con uno sviluppo di planimetrie di oltre 4.000 metri quadri per la ‘Casa della Salute’ e altrettanti per gli uffici comunali, con un ampliamento per la Farmacia Comunale che sale a 200 metri quadrati.
Nel concludere, l’assessore regionale Barberini ha espresso soddisfazione e sottolineato che si tratta di “un intervento atteso da tempo, finalizzato a riqualificare un pezzo del patrimonio storico della città di Gubbio e a potenziare i servizi sanitari territoriali, fondamentali per dare risposte efficaci ai bisogni di salute dei cittadini. Abbiamo le risorse finanziarie per realizzare il progetto, con un investimento di 3 milioni di euro per l’adeguamento edilizio e impiantistico di un immobile di circa 4 mila mq, all’interno del quale verranno inseriti tutti i principali servizi sanitari e amministrativi, utili a realizzare una sanità di prossimità. In particolare, qui verranno collocate le attività del dipartimento di prevenzione, del dipartimento della salute mentale, i servizi sanitari e amministrativi del Centro di salute con una chiara razionalizzazione e la concentrazione in un’unica sede”.