Progettazione rotonde a Marsciano, Borzacchiello "modello da rivedere" - Tuttoggi.info

Progettazione rotonde a Marsciano, Borzacchiello “modello da rivedere”

Redazione

Progettazione rotonde a Marsciano, Borzacchiello “modello da rivedere”

L’intervento dell’assessore ai lavori pubblici e manutenzioni Francesca Borzacchiello, "criticità gestionali e manutentive delle principali strutture"
Ven, 21/08/2020 - 08:10

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“Quello delle criticità gestionali e manutentive delle principali rotonde presenti sul territorio comunale, in particolare nel capoluogo, è un tema che l’amministrazione ha affrontato fin da luglio 2019, al momento del suo insediamento e che potrà essere affrontato solo rivedendo anche in modo radicale l’attuale impostazione strutturale e gestionale di tali spazi”.

A puntualizzarlo è l’assessore con delega ai lavori pubblici e manutenzioni Francesca Borzacchiello la quale rivolge la sua attenzione in particolare a due delle superfici più ampie, ovvero la rotonda Orosei, all’ingresso di Marsciano e la rotonda in via Tuderte tra i quartieri di Tripoli e Ammeto.

L’analisi dell’assessore

“La rotonda di Ammeto – spiega l’assessore – che in queste ultime stagioni estive non ha certo fatto bella mostra di sé, è un po’ il simbolo di un modello strutturale e gestionale che non è mai stato sostenibile e oggi lo è ancora meno.

Ai problemi di sicurezza di una rotatoria realizzata in modo da non permettere una piena visibilità di tutto l’incrocio e quindi dei veicoli che stanno arrivando dalle varie le direttrici, si aggiungono le conseguenze di una progettazione che pare essere stata attenta solo all’estetica senza tenere adeguatamente conto dell’onerosità di una manutenzione nel tempo, considerando anche che l’impianto di irrigazione, come anche per la rotonda Orosei, e l’alimentazione di laghetto e fontana, sono collegati direttamente all’acquedotto potabile, e questo ne compromette una adeguata irrigazione del verde nei mesi estivi.

In particolare la manutenzione, che nel caso della rotonda di via Tuderte compete per la parte ordinaria ad un privato e per quella straordinaria al Comune, non è stata adeguatamente fatta fin dall’inizio, tanto che già a marzo 2008, ovvero pochi mesi dopo l’inaugurazione, si evidenziavano le prime rotture di impianti e alcuni malfunzionamenti.

Si è alla fine arrivati a due anni e mezzo fa con impianti completamente da rifare, compreso quello di illuminazione, e arredi fatiscenti o gravemente danneggiati. Sono stati fatti preventivi parziali ad agosto 2019 e successive valutazioni di costi per il ripristino degli arredi e la correzione degli errori progettuali iniziali, tra cui la sostituzione dell’attuale impianto idrico, che fa uso di acqua potabile, con sistemi a recupero dell’acqua piovana o, ove possibile, con un suo allacciamento all’acquedotto non potabile.

Quello che emerge è un investimento di manutenzione e interventi straordinari, e quindi a carico del Comune, di oltre 15mila euro. Stiamo parlando di una somma che non solo l’Ente non ha a disposizione oggi, ma che questa amministrazione non intende investire per una rotonda che, anche successivamente al ripristino, continuerebbe ad avere costi manutentivi oggi non più sostenibili e, come i fatti dimostrano, neanche ieri”.

L’Ente è quindi oggi impegnato non solo a rivedere il modello gestionale pubblico-privato che interessa attualmente la rotonda di Ammeto, ma anche e soprattutto a trovare una soluzione, anche insieme all’attuale azienda che gestisce la manutenzione del verde sul territorio comunale, che efficienti la gestione di questi spazi e ne renda sostenibile il costo economico per la comunità.

“Stiamo valutando diverse opzioni – conclude l’assessore Borzacchiello – compresa quella, nel caso della rotatoria di Ammeto, di importanti modifiche strutturali. L’estetica deve necessariamente coniugarsi con la sostenibilità e la sicurezza.

Le somme che programmeremo di investirci dovranno servire non a rincorrere un modello decisamente fallimentare ma a garantire il decoro di uno spazio il cui costo nel tempo deve essere compatibile con i servizi che rende alla comunità”.

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