Jacopo Brugalossi
Il Piano Regolatore Generale del Comune di Spoleto sembra avviarsi verso una ridefinizione strutturale. Dopo le polemiche degli ultimi tempi, culminate nei ricorsi al Tar di alcuni privati cittadini che – fin quando il Consiglio di Stato non ha concesso un po’ di respiro all’ente – hanno rischiato di far traballare le fondamenta dell’intero strumento urbanistico divenuto operativo nel dicembre del 2008, l’amministrazione comunale ha finalmente deciso di costituire un gruppo di lavoro con l’obiettivo di realizzare una variante alla parte strutturale del PRG.
La squadra – A coordinarlo ci sarà l’architetto Giuliano Maria Mastroforti, dirigente della direzione PUT (Pianificazione ed Uso del Territorio), che sarà affiancato da dieci tecnici, quattro dei quali lavorano già con lui nella stessa direzione. Si tratta di Paolo Bordoni, Stefano Conti del Conte, Giulio Crivelli e Paolo Gentili. Gli altri saranno Anna Rita Cosso (Cultura e Turismo), Paolo Risoldi (Istruzione, Coesione Sociale, Salute e Sport), Monica Proietti (Progettazione e Interventi sul Territorio), Ermanno Donati (Polizia Municipale), Amedeo Santini (Risorse Finanziarie e Controllo) e Ivo Palmieri (Sviluppo Locale e Sostenibile).
Proposte di variante – Il documento che istituisce il gruppo di lavoro – firmato dal direttore generale Angelo Cerquiglini e pubblicato ieri all’albo pretorio online del Comune – spiega come, “dalla data di approvazione del PRG (31/12/2008, ndr) ad oggi sono pervenute all’amministrazione comunale delle proposte di variante al vigente PRG-parte strutturale intese ad ottenere una modifica della zonizzazione delle varie aree”. Proposte che in qualche modo erano state fatte proprie dal sindaco Daniele Bendetti al momento della relazione allegata al bilancio di previsione 2012, quando aveva evidenziato la necessità di una variante in riduzione della parte strutturale, relativa all’intero territorio comunale, da adottare entro l’anno 2013.
Meno aree edificabili – Con la direttiva di giunta n. 202 del 19 ottobre 2012 l’amministrazione ha conferito mandato alla direzione PUT di avviare le procedure per la realizzazione della variante, individuato tra gli obiettivi principali quelli di adeguare il PRG alle nuove leggi e di diminuire le aree edificabili.
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