Oltre 150.000 capi in allevamento in Umbria e la speranza di andare “verso una nuova suinicultura”. Gli obietti dell’evento sono già nel claim che accompagna la terza edizione di “Natale con il maiale”, manifestazione promossa dal ‘Movimento 19 dicembre’ e dedicata alla promozione e valorizzazione delle produzioni tipiche della filiera suinicola umbra. Il programma dell’iniziativa, che si terrà sabato 17 dicembre, dalle 9, nella sala conferenza del centro congressi Umbriafiere di Bastia Umbra, è stato presentato lunedì 12 dicembre nella sala Carsulae di palazzo Cesaroni. All’incontro sono intervenuti Gianfranco Chiacchieroni, presidente II Commissione consiliare per lo sviluppo economico e governo del territorio, Raffaele Nevi e Massimo Mantovani, consiglieri regionali, Luigi Perrucca e Tiziana Pagliacci, medici veterinari, Alberto Mossone, consulente marketing ed internazionalizzazione, Ilenia Veschini, coordinatrice Consorzio suini Terra umbra, Italo Cecchoni, allevatore e Angela Taglioni, dell’omonima azienda agricola. Personaggi questi che saranno anche protagonisti della giornata dedicata ad uno dei grandi settori produttivi umbri.
“Le nazioni forti – ha detto Chiacchieroni – non abbandonano la zootecnia. Dobbiamo non solo resiste ma guardare al futuro con un occhio rivolto alla qualità, dalle filiere corte al prodotto tipico fino al marchio dop. A sostegno della nostra tesi, del resto, ci sono anche i dati del censimento dell’agricoltura del 2010 che attribuiscono alla zootecnia il 46 per cento del Prodotto interno lordo”.
Politica, ambiente, occupazione, sicurezza e promozione. Questi i cardini del programma di sabato 17 dicembre articolato in sette momenti di incontro che metteranno al centro la legge sulla semplificazione, il piano zootecnico regionale, la sicurezza alimentare, la promozione commerciale delle eccellenze enogastronomiche regionali e il sistema della depurazione. “In Umbria – ha spiegato Tiziana Pagliacci – abbiamo avuto, dal 2008, un dimezzamento del patrimonio suinicolo che ha creato un grave vuoto occupazionale per gli allevatori e per i lavoratori legati a questo indotto, come anche per i veterinari. Bisogna, inoltre, rimettere in moto i depuratori bloccati perché non adeguati alla normativa comunitaria, perché siamo stati leader nel settore alla fine degli Ottanta e, anche adesso, possiamo accogliere la sfida e adeguarci”. “La questione dei reflui – ha aggiunto Luigi Perruca – è oggi una fattore di possibilità, non di crisi. Siamo pronti a trasformarli in biogas e farne energia, fonte di guadagno, di economia e di sviluppo per il nostro territorio”. La giornata di incontro e confronto dedica, inoltre, al Consorzio suino Terra Umbra un momento in cui si parlerà di salvaguardia del patrimonio professionale regionale. “La prima necessità del settore – ha detto Ilenia Veschini – è un piano di rivalutazione dell’Umbria. Il consumatore ha diritto di scegliere quello che mette nel paniere della spesa e in questo momento ha i mezzi per poterlo fare, ma deve capire come farlo. Il nostro consorzio vuole rivalutare il concetto di qualità e località perché filiera corta, al di là del pensiero commerciale, significa seguire la professionalità, la competenza e i controlli che agiscono sul nostro territorio e dare continuità alla nostra regione. Fare altrimenti, ci porterebbe a gravi perdite per l’indotto e per l’economia per il nostro territorio”.
La giornata di sabato 17 dicembre ospiterà anche la tavola rotonda “Suinicoltura sostenibile: sviluppo nel territorio umbro”, a cui parteciperanno, oltre a Lucio Caporizzi, direttore generale Sviluppo economia del territorio della Regione Umbria, anche Alfio Todini, Sergio Batino e Fabio Angelucci, sindaci rispettivamente di Marsciano, Castiglione del Lago e Montecastrilli. Evento a cui seguirà la consegna del premio “19 dicembre” (dalla data del primo incontro sulla suinicoltura in Umbria), che verrà assegnato all’operatore della filiera che si è distinto per il particolare attaccamento alla causa.
Nel corso della mattinata gli operatori del settore saranno lieti di offrire agli ospiti e a quanti interverranno le prelibatezze delle loro produzioni, accompagnate da buon vino.