E' stato presentato ieri, in una gremitissima sala conferenze, nella biblioteca comunale di palazzo Mauri a Spoleto, il nuovo numero della rivista di storia, arte e cultura “Spoletium” diretta da Letizia Ermini Pani ed edita dall'Accademia Spoletina.

La pubblicazione è segnata con il numero 46 ed è la seconda uscita della nuova serie della rivista fondata da Giovanni Antonelli nel 1954. Alla presentazione sono intervenuti, la presidente dell'Accademia Spoletina, Liana Di Marco, la direttrice della rivista, Letizia Pani Ermini, Laura Cavazzini, professore associato di storia medievale all'Università degli Studi di Messina, Ludovico Gatto, ordinario della stessa materia all'Università “La Sapienza” di Roma, ed il collezionista Duccio Marignoli.

Nell'ultimo numero di “Spoletium”, appena presentato al pubblico, sono stati trattati diversi temi che riguardano argomenti di storia e d'arte. In primo luogo, un saggio di Bruno Toscano è dedicato agli affreschi ritrovati nella chiesa di San Domenico a Spoleto. A seguire, un articolo di Giovanna Sapori si sofferma sulle decorazioni recuperate con il restauro di Palazzo Pianciani nella stessa città. Note e contributi relativi a ricerche di diverso genere su vari aspetti della storia del territorio, sono stati redatti da Lamberto Gentili, Romano Cordella, Matteo Mazzalupi, Giovanni Solimine. Inoltre, hanno collaborato: Cinzia Rutili, Filippo Maria Troiani, Bruno Bruni, Stefania Petrillo, Chiara Coletti, Carlo Alberto Maestrelli, Domenico Riccardi, Cecilia Metelli e Liliana Costamagna.

La rivista è già in vendita nelle principali librerie spoletine ed umbre e presso la sede dell'Accademia Spoletina (Piazza della Libertà, 12 – Spoleto Tel. 0743/220387). Inoltre, a breve si potrà ordinare on line visitando il sito internet della stessa Accademia Spoletina (www.accademiaspoletina.it).

L'Accademia Spoletina, è la più antica istituzione culturale di Spoleto. Svolge attualmente attività editoriale e di promozione culturale con conferenze, concerti e con l'apertura al pubblico della sua biblioteca. Ha un sito web e compare in rete in repertori divulgati da università americane come la settima fra le trenta accademie più antiche d'Europa.

La storia dell'Accademia Spoletina è troppo ricca di eventi e di personaggi importanti, per potersi riassumere in poche righe, ma è opportuno ricordare che al 1612 risale la prima menzione del nome degli Ottusi, mentre la più antica riproduzione a stampa dell'impresa con il rinoceronte e il relativo motto Exacuet (perché aguzza il suo corno così come gli accademici aguzzavano il loro ingegno per meglio competere nel campo letterario) risale al 1672 e si trova nelle Historie di Spoleti di Bernardino Campello.

Nell'Ottocento l'Accademia, sotto la guida di Pietro Fontana e di Achille Sansi, allargò i propri interessi anche alle arti, all'agricoltura e alla scienza. Particolare rilievo assunsero pubblicazioni e studi storici su Spoleto, che videro come protagonista Achille Sansi, autore di una monumentale storia della città.

Dal 1901 il nome degli Ottusi fu sostituito dalla più semplice dicitura: Accademia Spoletina.

Nel primo Novecento la vita accademica fu caratterizzata dalla presenza di personaggi chiave per la cultura cittadina, come Giuseppe Sordini, Luigi Fausti e Pasquale Laureti, mentre continuava il ruolo di stimolo e di guida della famiglia Campello.