Perugia – Era inevitabile che l’arrivo a Perugia di Alessandro Profumo, n. 1 di Rocca Salimbeni, spostasse l’argomento della conferenza stampa sul ‘caso’ della Pop Spoleto, interessata da un paio di settimane da una inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica e di una successiva ispezione della Vigilanza. All’Hotel Giò il presidente di Monte Paschi Siena – detiene il 26% del pacchetto azionario Bps e partecipa alla governance con un patto parasociale che la lega al primo azionista, la cooperativa di credito Spoleto Crediti e Servizi – non si è negato alle domande, almeno per quanto ha potuto e voluto rispondere.
Ai microfoni di Paolo Raffaelli, Profumo ha dichiarato che la situazione “è complicata e la seguiamo con molta attenzione”. Il giornalista del Tg3 ha incalzato chiedendo quale posizione assumerà Rocca Salimbeni il prossimo 10-11 agosto quando i soci saranno chiamati a decidere sull’aumento di capitale da 30 milioni di euro. “Abbiamo i nostri rappresentanti nel Cda – ha risposto Profumo – che hanno votato favorevolmente all’aumento di capitale, dopodiché il Cda Mps dovrà decidere cosa fare”. Una decisione che, stando a un lancio di Radiocor di pochi minuti fa, potrebbe arrivare già domani pomeriggio. Ma è una frase che ha sorpreso i presenti e che la dice lunga sui rapporti fra i due istituti, quella in merito alla emissione di obbligazioni per 70 milioni di euro che verrà sottoposta agli azionisti nella prossima assemblea di agosto. “Abbiamo votato in modo contrario alla emissione delle obbligazioni – dice Profumo – perché questa operazione non è stata concordata con noi”. Parole che pesano come un macigno sull’immagine dell’Istituto. Massimo Sbardella (Giornale dell’Umbria) ha provato a chiedere se il voto contrario è stato deciso per motivi di metodo o di merito, ma a questa domanda il n. 1 di Mps ha preferito non rispondere. Subito dopo la conferenza stampa il presidente Mps ha cominciato la serie di colloqui con i rappresentanti del mondo economico umbro. In precedenza era stato ricevuto a palazzo Marini dalla governatrice Catiuscia Marini la quale, nel ricordare la presenza storica svolta dal Monte in Umbria, ha auspicato che il Gruppo “adotti adeguate politiche di credito a sostegno, soprattutto, del sistema delle piccole e medie imprese”
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