Orvieto: politiche di sviluppo del territorio nel mirino del consiglio direttivo di Confindustria, che si è riunito all'Alterocca Wine Resort.
Le politiche di sviluppo dell’orvietano al centro del consiglio direttivo della sezione territoriale di Confindustria Umbria.
All’incontro con gli imprenditori della sezione, presieduta da Patrizia Ceprini, hanno partecipato l’assessore alle Politiche agricole e all’Ambiente della Regione Umbria, Roberto Morroni, il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, gli assessori all’Urbanistica e al Bilancio del Comune di Oriveto, il direttore generale della Cassa di Risparmio di Orvieto.
Dalle filiere dell’eccellenza al piano dei rifiuti, passando per le energie rinnovabili: i temi trattati
Sotto la lente, in particolare, lo stato di avanzamento di alcune progettualità dell’Ente regionale: le filiere dell’eccellenza che uniscono imprese agricole e attività legate alla trasformazione industriale; i distretti del cibo; il rinnovato piano dei rifiuti regionale che persegue un’economia circolare e sostenibile; la transizione crescente verso le energie rinnovabili; la semplificazione amministrativa e l’efficientamento della pubblica amministrazione. Massima attenzione, tuttavia, anche per le politiche di sviluppo del Comune di Orvieto e per il piano di azione economico-finanziario della Cassa di Risparmio al fianco delle imprese del territorio.
Ceprini: “L’obiettivo è assicurare continuità al rapporto tra pubblico e privato”
“L’obiettivo – ha osservato Patrizia Ceprini, presidente Confindustria della sezione di Orvieto – è quello di assicurare continuità a quel rapporto virtuoso tra pubblico e privato, ovvero tra politiche di sviluppo a livello locale e piani di investimento delle imprese”. Il tutto, ovviamente, per garantire il rilancio e la competitività dell’area orvietana, “anche in vista di un utilizzo efficace degli ingenti fondi previsti dal Pnrr”.
“Le imprese, in questo momento, stanno resistendo per non disperdere risorse aziendali e capitale umano. Per tornare a investire, però, c’è l’assoluta necessità di un quadro generale degli interventi e delle riforme che verranno messe in campo; ma soprattutto di tempi certi, in modo tale da restituire fiducia e certezze. Risulteranno determinanti le prossime scelte strategiche a medio-lungo termine che effettuerà la politica”.